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La Juventus si prepara alla sfida più attesa di questo Mondiale per Club, in programma oggi all’Hard Rock Stadium di Miami contro il Real Madrid. Igor Tudor lavora per tenere alta la tensione del gruppo, alle prese con diverse assenze pesanti che stanno complicando la gestione delle rotazioni. L’emergenza più seria resta in difesa, reparto già ridotto ai minimi termini dopo l’infortunio di Savona e qualche prestazione sottotono nell’ultima uscita contro il Manchester City.

Nelle ultime ore si è aggiunta la possibile defezione di Federico Gatti. Il difensore classe 1998 non ha preso parte all’allenamento odierno a causa di uno stato influenzale con febbre alta, che lo ha costretto al riposo forzato. Tudor spera di recuperarlo in extremis, ma a poche ore dal fischio d’inizio la sua presenza resta in forte dubbio. Se Gatti dovesse restare fuori, l’allenatore croato avrebbe pochissime alternative: Kalulu e Kelly, già in difficoltà contro il City, più Rugani e i giovani Rouhi e Gil. Bremer è ancora indisponibile per motivi precauzionali, mentre Cabal non è stato nemmeno convocato per la trasferta americana.

Oltre al campo, per Gatti sono giorni importanti anche fuori. Il difensore è infatti vicino al rinnovo di contratto con la Juventus. L’accordo è stato raggiunto e manca solo l’annuncio ufficiale: la firma è fissata al 30 giugno, con l’ingaggio che salirà fino a 1,5 milioni di euro a stagione. Una conferma significativa per il club, che punta forte su di lui in vista della prossima stagione. La gara con il Real Madrid, se le condizioni fisiche lo consentiranno, potrebbe coincidere con la chiusura ideale di un capitolo e l’apertura di un nuovo ciclo in maglia bianconera.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.