Doué ha ricordato la vittoria sulla Champions League contro l’Inter: le parole dell’esterno francese colpiscono ancora i nerazzurri
Doveva essere il punto più alto della stagione dell’Inter, la ciliegina da mettere sulla torta del Triplete, con Simone Inzaghi come solo José Mourinho. Ed invece è stato l’ultimo naufragio di un’annata buttata via senza un perché, senza una spiegazione. L’Inter proprio sul più bello è crollata, si è sciolta cone neve al sole.
Dal possibile Triplete degli “ingiocabili”, Mkhitaryan dixit, ai “zeru tituli” che se non hanno mandato dallo psicologo un intero ambiente interista, poco ci manca. Di certo c’è che Simone Inzaghi, provato dal finale di stagione intenso ma senza conquistare nulla di tangibile, ha fatto le valigie ed è volato in Arabia Saudita, per misurarsi con un calcio completamente differente ma anche e soprattutto a gonfiare a dismisura il suo conto in banca.
Al suo posto è arrivato Chivu che di fatto se da un lato ha iniziato a lavorare sul solco tracciato in questi anni da Inzaghi – dal punto di vista tattico – dall’altro ha dovuto ricostruire le macerie soprattutto per quanto riguarda l’aspetto mentale.
Inter, il “dramma sportivo” della finale persa
La sconfitta in Champions League brucia ancora, però. Lo 0-5 incassato dal Paris Saint Germain è il risultato più largo in una finale della massima competizione europea ed è forse l’onta più grande per i nerazzurri che sono stati dominati dall’onda d’urto dei transalpini. Luis Enrique ha quindi portato la prima Champions League della storia al PSG di Nasser Al Khelaifi che pure ha speso centinaia e centinaia di milioni di euro per questo traguardo.
Tra le stelle determinanti per la vittoria della Champions c’è senza dubbio Doué. Arrivato la scorsa stagione a Parigi per una cifra di circa 60 milioni di euro bonus compresi versati al Rennes, l’esterno ha dimostrato le sue qualità, tra cui velocità e killer instinct davanti alla porta.
Doué Golden Boy: le parole sulla finale
La Champions è stata poi determinante per la conquista del Golden Boy, premio riservato al miglior giovane dell’annata. In un’intervista a Tuttosport è proprio ritornato sulla Champions vinta. “La finale di Champions League vinta 5-0 contro l’Inter è uno dei giorni più belli della mia vita, è stato un sogno che si è avverato” ha ammesso.
“Quando sei bambino, sogni di giocare in Champions League e poi di vincerla. È qualcosa di incredibile” ha poi aggiunto prima di svelare cosa gli sia rimasto maggiormente impresso di quella gara. “Credo che il mio ricordo più bello sia il secondo goal che ho segnato, quindi il terzo della partita. Quello è stato il momento in cui mi sono convinto che avremmo vinto la partita“.



