L’ultimo atto di una stagione che aveva acceso entusiasmi si è trasformato in una serata da dimenticare. L’Inter, arrivata a Monaco con il sogno di riscrivere la storia europea, ha incassato una sconfitta pesantissima nella finale di Champions League. Il Paris Saint-Germain ha travolto i nerazzurri con un secco 5-0, lasciando poche attenuanti e molte riflessioni da fare sul futuro.
Già all’intervallo il passivo era pesante e il volto dell’Inter quello di una squadra spenta. A quel punto, a bordocampo, è intervenuto Paolo Di Canio, chiamato a commentare quanto stava accadendo. L’ex attaccante non ha usato giri di parole: «Inammissibile, incomprensibile, inaccettabile vedere un primo tempo così. Io spero che Simone in spogliatoio faccia leva sull’orgoglio e sulla dignità da salvare». Di Canio ha sottolineato la totale mancanza di compattezza difensiva: «Nei gol non c’è aiuto reciproco, escono piano, è un gol da calcetto, è inconcepibile». Parole dure, che hanno trovato eco nei minuti successivi, quando il PSG ha continuato a colpire una formazione incapace di reagire.
Anche nella ripresa, le cose non sono cambiate. La squadra di Inzaghi ha subito ancora, senza mai dare la sensazione di potersi rimettere in carreggiata. Di Canio, nel suo intervento, ha provato a scuotere l’ambiente: «Devono rientrare in maniera totalmente diversa per salvare dignità e onore». Un appello rimasto inascoltato. Ora il club dovrà riflettere sulle cause di una disfatta così netta in una serata tanto attesa. Dalla gestione emotiva alla tenuta difensiva, passando per la preparazione mentale di un evento di questa portata, ogni aspetto sarà oggetto di analisi. La Champions League ha confermato quanto il salto per dominare anche in Europa sia ancora lungo.