giovedì, Maggio 2, 2024

Il rinnovo di De Rossi è una scelta strategica e saggia

De Rossi sarà ancora l’allenatore della Roma la prossima stagione, i Friedkin hanno diramato un comunicato questa mattina in merito al rinnovo del tecnico giallorosso

A Roma hanno preso la via del buon senso, per una volta. Dopo gli abboccamenti con Manuel Pellegrini e l’incredibile propensione ad autosabotarsi nei momenti migliori, la dirigenza giallorossa ha scelto la strada della continuità confermando Daniele De Rossi per la prossima e – risultati permettendo – per le stagioni a venire. L’annuncio è uscito questa mattina a poche ore dalla gara di ritorno con il Milan e qualche giorno dopo il malore di Ndicka, momento di tensione per tutto l’ambiente giallorosso che De Rossi ha saputo gestire magistralmente. In settimane durante le quali una narrazione epica si sta costruendo intorno alla Roma dell’ex capitan futuro, il rinnovo era ciò che serviva per dare un’ulteriore carica a Dybala e compagni. 

Questa sera infatti De Rossi e la Roma si giocheranno una fetta importante del giudizio su questa stagione: una vittoria contro il Milan significherebbe semifinali di Europa League e – con esse – una ricostruzione della credibilità della rosa successiva alla disastrosa conclusione della gestione Mourinho. Insieme al potenziale passaggio del turno poi, c’è la distanza dal quarto posto oggi occupato dal Bologna: sono quattro i punti che separano le due squadre, ma la Roma deve completare il match contro l’Udinese interrotto per la questione Ndicka potendo potenzialmente accorciare a -1 dagli emiliani. 

Ma il rinnovo di De Rossi non dipende solamente dai risultati conseguiti, né dal rinnovato entusiasmo dell’ambiente causato dal suo arrivo. La strategia scelta dai Friedkin è chiara: annunciare la continuità sportiva e la fiducia all’allenatore prima di una gara così importante è utile a scaldare ancora di più un ambiente che con il passaggio del turno raggiungerebbe la terza semifinale europea in tre anni con la possibilità di centrare – a quel punto – la terza finale europea in altrettante stagioni. 

Il comunicato inoltre parla di rispetto e coraggio: 

“La guida di Daniele è improntata al rispetto e al coraggio, mentre la sua forza e la sua fiducia, profondamente radicate nel club, sono in linea con i valori della Roma, della città e dei nostri tifosi che non hanno eguali.”

Due valori assoluti per la cultura calcistica del club e della sua tifoseria, che sottolineano come la dirigenza giallorossa – seppur americana – sia molto attenta a gestire i totem che la collegano ai tifosi dell’Olimpico. 

De Rossi capitan presente 

E De Rossi in questa situazione che fa? Si proclama mister presente prima della partita di andata contro il Milan e – dopo aver accettato i colloqui della dirigenza con Manuel Pellegrini – ha risposto sul campo, prima vincendo a San Siro e poi occupandosi della questione Ndicka come avrebbe fatto un capitano. 

Ora al futuro l’ardua sentenza di scoprire se la strategia dei Friedkin risulterà vincente già da questa sera e se – con il futuro davanti – De Rossi saprà rendere presente non solo sé stesso, ma anche una Roma che da lui e con lui riparte alla ricerca di un’identità che già ora sta venendo scolpita partita dopo partita. 

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