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La Juventus riparte con idee chiare e una nuova figura al centro del progetto. Il club bianconero ha scelto di voltare pagina puntando su un dirigente di esperienza internazionale, pronto a rilanciare l’ambizione della società e a guidare un nuovo ciclo. Dopo settimane di contatti e definizioni interne, è arrivato il momento di presentarlo ufficialmente alla stampa.

Damien Comolli è il nuovo direttore generale della Juventus. L’ex presidente del Tolosa ha incontrato i media per la sua prima conferenza da dirigente bianconero e ha subito dettato la linea, annunciando due decisioni pesanti. «Igor Tudor sarà il nostro allenatore non solo per il Mondiale per Club ma anche per la prossima stagione e spero oltre», ha dichiarato senza lasciare margini. Poi la conferma di un colpo importante: «Abbiamo anche raggiunto l’accordo con Kolo Muani perché venga con noi negli Usa per il Mondiale». Due mosse destinate a dare subito una nuova impronta al progetto juventino.

Comolli ha poi raccontato l’emozione del suo approdo a Torino. «È un grande privilegio per me essere direttore generale della Juve, uno dei più grandi club del mondo. Sono cresciuto guardando questa squadra, per i grandi giocatori che vi sono passati e per la sua tradizione vincente. Un modello di efficienza. Ho sempre ammirato tutto ciò che la Juve ha fatto nel passato». Parole cariche di rispetto verso la storia bianconera e di consapevolezza per il ruolo che andrà a ricoprire. La Juventus, intanto, guarda avanti: tra conferme e nuovi acquisti, la stagione che sta per cominciare promette di segnare una svolta.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.