giovedì, Maggio 2, 2024

C’era una volta una squadra spacciata: come il Cagliari si è tirato fuori dalla zona calda della classifica

Il Cagliari neopromosso pareva destinato a tornare subito in Serie B, e invece negli ultimi turni ha inanellato una serie di ottimi risultati.

Non si sta parlando abbastanza delle piccola impresa che sta riuscendo ai sardi allenati da Claudio Ranieri. L’allenatore romano è subentrato l’anno scorso in Serie B, ed è riuscito a condurre la squadra fino a un’incredibile promozione, superando il favorito Parma nella finale dei playoff. Oggi, quasi un anno dopo, insegue una salvezza in cui pochi credevano, e al momento si trova a +4 sul Frosinone terz’ultimo, che solo tre mesi fa sconfiggeva i sardi per 3-1.

Quello poteva essere un momento di svolta in negativo per la formazione isolana, che era reduce da una bella vittoria sul Bologna. Il Cagliari scivolava al quart’ultimo posto, a solo +1 dal Verona e a -4 dal Frosinone. Il contraccolpo di quella sconfitta in uno scontro diretto si fece sentire: i sardi persero poi in casa col Torino 2-1, poi 4-0 all’Olimpico contro la Roma, e ancora 3-1 in casa contro la Lazio. Dopo la caduta coi biancocelesti, erano penultimi in Serie A, a -2 dal Sassuolo salvo e appena a +5 sulla Salernitana ultima. Adesso, per capirci, hanno 16 punti di vantaggio sui campani, di cui hanno fatto più del doppio del punti (31 a 15).

Nelle ultime otto partite, il Cagliari ha perso una sola volta, in trasferta a Monza, ha ottenuto tre vittorie e quattro pareggi. E parliamo di un serie di incontri che l’hanno messo di fronte a tre squadre della metà sinistra della classifica (Napoli, Atalanta e Inter), contro le quali ha portato a casa ben 5 punti su 9 disponibili. Ha inoltre vinto due scontri diretti su quattro disputati (contro Salernitana ed Empoli, pareggiando invece con Udinese e Verona), e si appresta ora a un finale di stagione molto delicato. Resta infatti da giocare contro Juventus, Milan e Fiorentina, ma soprattutto contro dirette avversarie per la salvezza come Lecce e Sassuolo.

Cosa è cambiato nel Cagliari

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Fonte: Image Photo Agency

L’aspetto più importante della svolta del club sardo è stata la conferma di Claudio Ranieri. Visti i risultati, è probabile che un’altra dirigenza avrebbe pensato all’esonero, mentre quella cagliaritana ha deciso di dare fiducia al tecnico, che ha poi saputo cambiare rotta. A livello tattico, non ci sono però state significative novità. Anzi, i cambiamenti Ranieri li aveva fatti prima di iniziare la sua striscia positiva: proprio a partire dalla gara del 21 gennaio contro il Frosinone, il Cagliari era tornato al 3-5-2 applicato senza grande fortuna tra settembre e ottobre 2023. Anche in questo caso, come abbiamo visto, le cose non hanno funzionato, e dalla gara con l’Udinese Ranieri è tornato nuovamente alla difesa a quattro, cambiando da allora vari moduli.

Qualcosa si è però sbloccato a livello psicologico. In particolare, il pareggio nel finale contro il Napoli sembra aver dato grande fiducia ai sardi. La loro solidità mentale è stata confermata anche in incontri successivi: la capacità di evitare la rimonta della Salernitana dopo un improvviso uno-due dei campani, il gol della vittoria nel finale sull’Atalanta, la forza di riprendere due volte l’Inter capolista.

A livello di uomini, un buon apporto lo ha dato senza dubbio Gianluca Gaetano, arrivato a gennaio dal Napoli e portatore di un talento a cui finora è mancata solo la continuità. Ha segnato 3 gol in 7 partite, ma è anche vero che di recente è stato spesso assente per problemi fisici, eppure il Cagliari ha continuato a fare bene anche in sua assenza. Eldor Shomurodov è stato invece il protagonista più in vista di questo periodo, grazie alle sue prime tre reti stagionali, segnate tutte dal 9 marzo a oggi. Ma a sorpresa l’uomo in più di Ranieri è Yerry Mina, l’ex difensore della Fiorentina ha sistemato la retroguardia cagliaritana, guadagnandosi anche la fascia da capitano contro l’Inter. Curiosamente, la sua unica assenza – dovuta a un problema fisico – è stata contro il Monza, l’unica sconfitta dei sardi nelle ultime otto partite.

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