Il Barcellona riabbraccia il suo giovane fenomeno grazie anche al procuratore

Continua il mercato sontuoso del Barcellona che in questo gennaio dopo aver acquistato Ferràn Torres si è assicurato anche Adama Traore in prestito dal Wolverhampton. 

Per Adama Traore si tratta di un ritorno a casa, visto che aveva giocato col club catalano nelle giovanili, prima di finire ceduto in Inghilterra.

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Barcellona, come gioca Adama Traore

La traiettoria del 26enne esterno offensivo di L’Hospitalet de Llobregat, città-dormitorio intorno a Barcellona, figlio di una famiglia originaria del Mali, è stata abbastanza strana negli ultimi anni. Grande promessa della Masìa, Traore ha debuttato nel 2013 nella Liga, entrando al posto di Neymar in una partita contro il Granada. Sembrava poter essere un passaggio di consegne, ma già nel 2015 Adama viene ceduto in Inghilterra, all’Aston Villa, per 10 milioni di euro con la cosiddetta “clausola di recompra” entro 3 anni a favore del Barcellona.

Nel Wolverhampton, tuttavia, dove finisce nel 2018 per 20 milioni dal Middlesbrough (dove nel frattempo si era trasferito), esplode definitivamente diventando uno dei giocatori più veloci della Premier League. Già nel giro della Nazionale, Traore è sempre rimasto comunque nei radar del Barcellona, che sta cercando disperatamente di ringiovanire e rinfrescare una rosa fatta di giovanissime promesse ancora un po’ acerbe e giocatori ritenuti ormai inutili, come Dembelé.

Traore al Barcellona, la formula

Traore torna al Barcellona spinto in questo anche dal suo procuratore Jorge Mendes, che è un po’ anche il factotum del Wolverhampton. Prestito di sei mesi con diritto di riscatto per un giocatore il cui contratto con i Wolves scade nel giugno 2023, quindi tra un anno e mezzo.

Probabile che a giugno, salvo complicazioni, il Barcellona completi l’affare ricomprando il suo giovane fenomeno a titolo definitivo per una trentina di milioni, battendo così la concorrenza, stando alle voci, di squadre come il Tottenham. Se poi il Barcellona dovesse qualificarsi alla Champions non ci sarebbero neanche troppi problemi di soldi.

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Alessandro Ruta
Alessandro Ruta
Milanese, classe 1982, vive vicino a Bilbao. Ha scritto una quindicina di libri, non solo di sport. In passato ha lavorato per La Gazzetta dello Sport e Mediaset, oggi collabora con varie testate italiane e spagnole

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