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L’Atalanta si prepara a voltare pagina dopo dieci anni di percorso con Gasperini. La dirigenza nerazzurra lavora per definire l’organizzazione tecnica della prossima annata, consapevole dell’importanza delle scelte da compiere in un momento così delicato. Tra le priorità figura la decisione sul futuro della panchina, rimasta senza guida dopo l’addio di un allenatore che ha fatto la storia e che ha deciso di accettare la proposta della Roma.

Secondo quanto riportato da TMW, domani potrebbe essere la giornata decisiva per il nome del nuovo allenatore. È previsto in mattinata un incontro dell’area sportiva nel quale si dovrebbero prendere le decisioni definitive. In corsa restano tre candidati, ma Ivan Juric risulta in netto vantaggio. Il tecnico croato, reduce da una stagione disastrosa con il fallimento alla Roma e la retrocessione col Southemapton, mantiene da tempo un rapporto solido con il direttore sportivo Tony D’Amico, risalente ai tempi condivisi a Verona. Un’intesa personale e professionale che potrebbe favorire la scelta rispetto agli altri nomi considerati.

Sul tavolo ci sono anche le candidature di Thiago Motta e Raffaele Palladino. Il primo è legato alla Juventus da un contratto fino al 2027, condizione che complica ogni margine di manovra. Palladino, invece, si è liberato dalla Fiorentina al termine di maggio, ma al momento resta in secondo piano. La scelta di Juric permetterebbe all’Atalanta di garantire continuità al progetto tecnico, puntando su un profilo già abituato a lavorare in contesti di medio-alta classifica e con conoscenza approfondita del calcio italiano e soprattutto del calcio di Gasperini, essendo lui uno dei più noti allievi del tecnico piemontese. Nelle prossime ore si attende l’esito del summit, destinato a definire il nuovo corso del club bergamasco.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.