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Il clima in casa Juventus resta teso, tra una stagione che ha lasciato più dubbi che certezze e un futuro ancora tutto da scrivere. Mentre i tifosi attendono sviluppi sul fronte panchina e calciomercato, la dirigenza ha iniziato a muovere i primi passi per riorganizzare la struttura societaria. L’obiettivo è costruire una base solida prima del Mondiale per Club, senza lasciare nulla al caso.

Tra le priorità c’è l’inserimento di una nuova figura dirigenziale e il nome più vicino alla Juventus è quello di Damien Comolli. Il dirigente francese, 52 anni, ha lasciato da poche settimane la presidenza del Tolosa e il suo arrivo a Torino sarebbe ormai prossimo. Comolli diventerà il nuovo direttore generale bianconero e riporterà direttamente all’amministratore delegato Maurizio Scanavino. Una scelta voluta da John Elkann, con l’obiettivo di rafforzare la struttura societaria e garantire un ulteriore livello di controllo nelle decisioni sportive. Il neo dirigente prenderà il posto di Cristiano Giuntoli, a sorpresa in uscita (come riportato poco fa da Gianluca Di Marzio), ridefinendo così gli equilibri interni nelle strategie di mercato e nelle scelte tecniche.

Comolli vanta un percorso ricco, iniziato nel settore giovanile del Monaco accanto ad Arsène Wenger, proseguito poi all’Arsenal come capo scout e al Tottenham come direttore sportivo. A Londra ha avuto il merito di portare calciatori del calibro di Gareth Bale e Luka Modric. Poi le esperienze al Liverpool, con gli arrivi di Luis Suarez e Jordan Henderson, al Fenerbahce e infine al Tolosa, dove con la proprietà di RedBird (la stessa del Milan, infatti il suo nome è stato spesso accostato ai rossoneri) ha rilanciato il club francese. «Dopo anni di esperienza in diversi ruoli, il calcio resta una sfida che accetto sempre volentieri», aveva dichiarato di recente Comolli. Parole che oggi trovano conferma in un nuovo incarico pronto a stravolgere le dinamiche juventine.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.