mercoledì, Maggio 15, 2024

Perché Hojlund costa 85 milioni di euro: il segreto

Hojlund è ormai prossimo all’addio alla Serie A, dopo la clamorosa offerta fatta dal Manchester United all’Atalanta. Ma il danese vale davvero così tanto?

Un’altra stella è pronta a lasciare la Serie A, di nuovo a causa del Manchester United. Dopo aver strappato André Onana all’Inter per 57 milioni di euro, i Red Devils stanno per prendere Rasmus Hojlund dall’Atalanta per 85 milioni complessivi (75 più 10 di bonus). Una cifra chiaramente irrinunciabile, per la Dea, che così sigla la cessione più remunerativa della sua storia, ma che sta comunque facendo molto discutere. Il danese è uno degli attaccanti più promettenti sul palcoscenico europeo, ma secondo molti questa cifra è decisamente oltre il suo attuale valore.

È ciò che effettivamente si domanda Cristiano Vella sul Fatto Quotidiano: se Hojlund vale 85 milioni, allora quanto valgono Vlahovic, Osimhen e Lautaro Martinez? La questione è legittima, se pensiamo che Vlahovic è passato dalla Fiorentina alla Juventus per 80 milioni, dopo aver segnato però molti più gol in Serie A rispetto al danese. La punta dell’Atalanta è stato sì una delle rivelazioni dell’ultimo campionato italiano, ma ha segnato appena 10 gol tra Serie A e Coppa Italia, servendo in più 4 assist. Numeri decisamente buoni considerata anche l’età e il fatto che fosse all’esordio nella competizione, ma che comunque non sembrano giustificare la spesa fatta dal Manchester United. Per fare un altro raffronto, il sito specializzato Transfermarkt valuta in questo momento Hojlund “solo” 45 milioni di euro.

Bisogno però riconoscere che il talento dell’Atalanta è un giocatore le cui qualità stanno facendo discutere in positivo da un po’ di tempo. E che è soggetto a valutazioni apparentemente sopra lo standard: la stessa società bergamasca lo ha acquistato l’estate scorsa dallo Sturm Graz, nel campionato austriaco, pagandolo 17 milioni (mentre sempre Transfermarkt, in quel momento, lo valutava giusto 4,5 milioni). Quindi, sebbene i numeri totali fossero inferiori rispetto all’offerta dei Red Devils, in prospettiva l’investimento dell’Atalanta è stato anche più sporporzionato, arrivando quasi a quattro volte il valore stimato per il giocatore in quel momento. Come mai i club, allora, sono disposti a spendere così tanto per questo giocatore?

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Il segreto di Hojlund: il motivo per cui vale così tanto

Partiamo da un dato semplice: Rasmus Hojlund ha compiuto 20 anni lo scorso febbraio. Alla sua età, Dusan Vlahovic concludeva con la Fiorentina la sua prima stagione da titolare in un club professionistico, segnando 8 reti e servendo 2 assist. Numeri simili a quelli del danese, ma con meno esperienza alle spalle: che ci sia una differenza di valore di mercato in favore dell’atalantino non è poi così strano. A 20 anni, Victor Osimhen chiudeva una stagione da 20 gol e 4 assist in Belgio con lo Charleroi, a un livello di competizione, quindi, molto più basso rispetto alla Serie A.

Solo queste considerazioni dovrebbero dare l’idea che Hojlund è un talento precoce e già da oggi estremamente efficiace in una squadra di prima fascia. In più, bisogna considerare che oggi i centravanti prolifici e continui, adattabili a più moduli di gioco, sono estremamente rari, e il loro valore di mercato è altissimo. Prima di andare su di lui, il Manchster United aveva cercato proprio Osimhen, e si era visto rispondere dal Napoli che la cifra per il nigeriano era di 150 milioni di euro. Un’estate fa, il Manchester City ha sborsato solo 60 milioni per Haaland, ma unicamente perché il Borussia Dortmund aveva fissato a quel prezzo la clausola rescissoria, quando lo acquistò ancora 20enne. Pochi giorni fa, il PSG ha accettato un’offerta dall’Al-Hilal (poi declinata dal giocatore) di 300 milioni per Mbappé.

Insomma, oggi il costo di giocatori come Hojlund è spropositato, vista la loro scarsità numerica, tanto che un attaccante come Vlahovic, che arriva da una stagione e mezza molto deludenti, potrebbe ancora essere ceduto dalla Juventus per 80 milioni. I club lo sanno, e hanno capito che quando emerge un centravanti di talento va acquistato finché è ancora giovane, o nel giro di pochi anni potrebbe valere più di 100 milioni. Soprattutto oggi che i club arabi (o europei di proprietà araba) ha inflazionato molto il costo dei cartellini.

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