La stagione della Juventus si è aperta sotto il segno dell’entusiasmo e delle grandi aspettative. Un mercato estivo da oltre 200 milioni di euro e la scelta di affidare la panchina a Thiago Motta, reduce da ottime stagioni, avevano alimentato l’ottimismo dell’ambiente bianconero e dei tifosi. L’obiettivo era chiaro: tornare a competere ai vertici del calcio italiano ed europeo.
Ma il campo ha raccontato una storia diversa. La squadra ha faticato a trovare continuità, alternando prestazioni altalenanti e risultati deludenti. La mancanza di un’identità di gioco e le difficoltà in alcune competizioni hanno rapidamente incrinato il progetto. Così, dopo pochi mesi e una serie di passi falsi, la società ha deciso di esonerare Thiago Motta.
Al suo posto è stato chiamato Igor Tudor, tecnico già noto a Torino, con il compito di raddrizzare la stagione e centrare gli obiettivi minimi fissati dalla dirigenza. Sotto la sua guida, la Juventus ha ritrovato compattezza e concretezza, riuscendo a strappare la qualificazione alla prossima Champions League e a consolidare il proprio finale di stagione.
Tudor resta?
La Juventus è al lavoro per capire chi allenerà la squadra in vista della stagione 2025-26. La pista che portava ad Antonio Conte sembra essersi chiusa dopo la decisione del tecnico di restare sulla panchina del Napoli, con cui proseguirà il percorso avviato quest’anno. Questo scenario ha riportato al centro delle valutazioni interne la posizione di Igor Tudor.
Subentrato in corsa a Thiago Motta, Tudor ha condotto la squadra alla qualificazione in Champions League e sarà lui a guidare la Juventus nel prossimo Mondiale per Club. La società, a questo punto, valuterà la possibilità di affidare ancora a lui la panchina dei bianconeri.
Parallelamente, il club tiene monitorate anche altre opzioni, ma è probabile che una decisione verrà presa solo quando sarà finito il Mondiale per Club. C’è una parte della dirigenza che forse preferirebbe puntare su un allenatore diverso per iniziare un nuovo progetto e ripartire da zero dopo il fallimento Thiago Motta.
La società bianconera intende prendersi ancora qualche giorno di riflessione prima di prendere una decisione definitiva: “La Juventus sta vagliando tutte le opzioni sul tavolo con attenzione, consapevole dell’importanza della scelta in vista della prossima stagione e degli impegni internazionali“, scrive la Gazzetta dello Sport.
Tudor in corsa per la conferma, le alternative restano vive
Igor Tudor rappresenta ad oggi una delle ipotesi più concrete per la panchina della Juventus. Il tecnico croato, chiamato in un momento delicato della stagione, ha ottenuto risultati immediati e ha avuto anche un buon impatto emotivo sulla squadra e sui tifosi.
Il lavoro di Tudor ha convinto parte della dirigenza, soprattutto per la capacità di riorganizzare rapidamente la squadra e di gestire una fase complicata a livello di risultati. Come detto, però, c’è chi spinge per un cambio ma ad oggi, escluso Conte, le opzioni scarseggiano. Possiamo citare quindi tre nomi caldi per la panchina bianconera:
- Stefano Pioli
- Raffaele Palladino
- Gian Piero Gasperini
Stefano Pioli rappresenta un profilo esperto e conosciuto, forte di un passato recente al Milan con cui ha conquistato uno Scudetto e diverse qualificazioni europee. Raffaele Palladino, invece, è considerato un tecnico emergente, protagonista della crescita del Monza in Serie A e di una buona prima stagione alla Fiorentina: ieri la clamorosa e improvvisa decisione di dare le dimissioni che lo ha messo sul mercato. Gian Piero Gasperini, dal canto suo, è apprezzato per l’identità di gioco e per la capacità di valorizzare giovani talenti, elementi che potrebbero interessare alla Juventus nell’ottica di una rifondazione graduale.
Il club torinese si prende ancora qualche giorno per completare il quadro delle valutazioni. La scelta dell’allenatore definirà le linee guida del mercato estivo e le ambizioni della stagione 2025-26, chiamata a riportare la Juventus ai vertici del calcio italiano ed europeo.