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Il Mondiale per Club alle porte non sarà soltanto la vetrina per le big d’Europa e Sud America, ma anche il primo passo ufficiale per Simone Inzaghi sulla panchina dell’Al-Hilal. Il tecnico piacentino, dopo l’addio all’Inter, ha scelto il progetto saudita e la dirigenza ha cominciato a muoversi per regalargli nomi di primo piano. In cima alla lista, un attaccante reduce da una stagione da protagonista in Turchia e con una clausola che sta diventando terreno di scontro tra club.

Victor Osimhen ha accettato l’offerta del club saudita. Secondo quanto riferisce Sky Sport, il centravanti nigeriano ha dato il proprio assenso all’operazione, pronto a salutare il Galatasaray dopo un solo anno in prestito. L’Al-Hilal ha messo sul piatto un’offerta da 70 milioni di euro, suddivisi in 65 milioni di parte fissa più 5 di bonus. De Laurentiis, però, continua a pretendere il pagamento integrale dei 75 milioni previsti dalla clausola rescissoria per i club esteri. Le parti restano in contatto, con una distanza minima da colmare. Niente da fare quindi per la Juventus, che vedeva in Osimhen un possibile obiettivo per l’attacco.

Il rendimento dell’ex Napoli in Super Lig è stato di altissimo livello: 37 gol e 8 assist in 41 presenze tra campionato, coppa nazionale ed Europa League. Numeri che confermano la centralità di Osimhen, decisivo anche lontano dalla Serie A. Intanto, Al-Hilal non si ferma e guarda in Italia per un altro colpo: nel mirino c’è Theo Hernandez del Milan, per il quale il club saudita sta preparando una proposta importante. Inzaghi vuole costruire una squadra competitiva subito, pronta per imporsi nel panorama internazionale a partire dal torneo in programma nei prossimi giorni.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.