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Perché Orsato dirigerà la finale di Champions ma non quella di Coppa Italia

In Primo PianoPerché Orsato dirigerà la finale di Champions ma non quella di Coppa Italia

Orsato è considerato uno dei migliori arbitri in circolazione, e infatti dirigerà la finale di Champions League. Ma in Italia è escluso da anni dai big match.

Sarà un italiano a dirigere Liverpool-Real Madrid, la finale di Champions League che si terrà il 28 maggio a Parigi: la UEFA ha infatti scelto il veneto Daniele Orsato per arbitrare il match più importante della stagione. Una cosa che però ha suscitato alcune discussioni sui social, dato che il fischietto italiano è da anni tenuto ai margini dei big match nel nostro paese.

Nelle ultime tre stagioni, infatti, Orsato ha diretto un’unica gara di prestigio in Italia, Napoli-Milan dello scorso 6 marzo. È stato anche escluso dalla direzione della finale di Coppa Italia, che si disputerà l’11 maggio tra Juventus e Inter, per la quale è stato designato Paolo Valeri. Come mai un arbitro così stimato dalla UEFA non gode della fiducia dell’AIA?

Perchè Orsato non arbitrerà al finale di Coppa Italia

L’opinione comune è che Orsato sia stato escluso a priori dalle designazioni per la finale di Coppa Italia, e che in generale la sua posizione tra gli arbitri nel nostro paese sia molto meno solida rispetto a quella di cui gode all’estero. Questo traspare anche dalle parole di un noto ex-arbitro come Graziano Cesari, che nel programma si Italia1 Pressing Serie A ha dichiarato: “In questa partita, dove si sommano errori consecutivi di diversi arbitri non mando un arbitro che tre anni fa ha fatto quello che ha fatto come Daniele Orsato“.

Il riferimento è a un clamoroso errore commesso nel 2018 (quindi, in realtà quattro anni fa, e non tre come detto da Cesari) durante un Inter-Juventus, cioè tra le stesse due squadre che mercoledì si contenderanno la Coppa Italia. L’episodio risale al 28 aprile 2018, in una delicata sfida scudetto, quando il fischietto di Schio non diede la meritata seconda ammonizione a Pjanic per un fallo su Rafinha: l’espulsione del bosniaco avrebbe ristabilito la parità numerica (Vecino aveva preso un rosso al 18°), invece con un uomo in più la Juventus trovò due reti nel finale, vincendo a San Siro per 3-2.

L’errore scatenò molte polemiche ed ebbe grosse ripercussioni sulla carriera di Orsato in Serie A, tanto che solo lo scorso settembre è tornato a dirigere una partita dell’Inter (Sampdoria-Inter, alla terza del campionato attualmente in corso), ovvero dopo tre anni e mezzo dall’errore contro la Juventus.

A febbraio 2021, Orsato aveva anche ammesso l’errore su Pjanic a 90° Minuto su Rai2: “Non serve andare a rivederlo dopo tre anni, sicuramente è un errore. La vicinanza dell’azione non mi ha fatto vedere quanto mostrato dalla tv: per me è stato un contrasto fisico al volo, il VAR non poteva intervenire”.

In tutto questo periodo, però, la sua carriera è proseguita con grande successo all’estero, a dispetto dell’emarginazione dai big match che ha dovuto subire in Italia: nel 2019 era stato quarto ufficiale di gara nella finale di Europa League, un anno dopo arbitrava quella di Champions e veniva poi premiato, a fine anno, come miglior fischietto al mondo per l’IFFHS. Sia nel 2019 che nel 2021, l’AIA gli ha assegnato il premio Stefano Farina come miglior arbitro CAN A-B per il miglior punteggio complessivo.

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