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Gli occhiali dei portieri della Svizzera sono uno dei “segreti” degli allenamenti della Nazionale elvetica, protagonista di una clamorosa vittoria sulla Francia agli Europei. Ecco a cosa servono

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Yann Sommer è stato uno dei grandi protagonisti della qualificazione della Svizzera sulla Francia di lunedì sera, grazie alle sue parate, l’ultima delle quali nel decisivo ultimo calcio di rigore contro Mbappè. Si tratta centramente di un portiere esperto e abbastanza noto a livello internazionale, ma dietro la sua prestazione maiuscola coi campioni del mondo potrebbe esserci un “segreto”.

Durante gli allenamenti, infatti, i portieri elvetici sono soliti indossare degli strani occhiali da sole, in realtà un prodotto tecnologico in grado di migliorare la loro reattività, stimolando il bulbo oculare e i muscoli dell’occhio.

Occhiali portieri Svizzera: come funzionano

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Si chiamano in realtà Strobe Glasses, gli occhiali dei portieri della Svizzera. Prodotti da un’azienda giapponese, sono solo uno dei tanti modelli di “occhiali intelligenti” disponibili sul mercato (anche a un prezzo non altissimo: un buon modello costa circa 500 euro), nati inizialmente per scopi medici ma divenuti estremamenti diffusi nello sport, in particolare nel baseball statunitense.

Le lenti, ad esempio, sono in grado di emettere luci a intermittenza, che riescono in questo modo a stimolare i muscoli del bulbo oculare e velocizzare i movimenti di chi li usa; oppure possono simulare un effetto slow-motion, andandoad allenare la capacità di reazione del soggetto.

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Secondo l’azienda produttrice, non c’è nemmeno bisogno di indossarli a lungo per ottenere dei miglioramenti evidenti: basta portarli per 15 minuti ogni due o tre giorni, per un periodo limitato di 2-3 mesi, per potenziare già del 10% la propria capacità visiva. Quindi immaginatevi cosa possono fare con un allenamento continuo come quello a cui si sono sottoposti Sommer e i suoi colleghi Jonas Omlin, Yvon Mvogo e Gregor Kobel.

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