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A volte, nel mercato, basta una richiesta fuori misura per scombinare una trattativa ben avviata. Il Milan aveva impostato da giorni i contatti con il Napoli per la cessione di Yunus Musah, convinto che l’affare potesse andare a dama senza troppi intoppi. La volontà di Antonio Conte di inserire un centrocampista con quelle caratteristiche aveva agevolato il dialogo tra le parti. Poi, qualcosa si è rotto.

Il Napoli ha deciso di tirarsi indietro di fronte alla valutazione imposta dai rossoneri. I campioni d’Italia non intendevano spingersi oltre i 20-22 milioni di euro più bonus, mentre il Milan ha fissato il prezzo a ridosso dei 30 milioni. Una distanza che, a oggi, ha congelato l’operazione. Igli Tare aveva provato a ricucire la distanza con alcuni intermediari, ma l’incontro previsto per oggi non ha prodotto aperture. La trattativa è considerata in forte salita e, se non dovessero cambiare le condizioni, destinata a chiudersi senza accordo.

In casa Milan questo stallo complica solo in parte il lavoro per Javi Guerra. Il Valencia continua a chiedere 25 milioni di euro per il centrocampista spagnolo e i dirigenti rossoneri, pur senza i soldi freschi della possibile cessione di Musah, intendono comunque andare avanti nel tentativo di chiudere. Anche perché Tare è impegnato su più fronti: oltre alle trattative in entrata, tra cui quella per Granit Xhaka, il club dovrà alleggerire il monte ingaggi e sistemare altre uscite per mantenere equilibrio nei conti.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.