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Mancini resta, ma quali giocatori non ci potranno essere nel 2026?

In Primo PianoMancini resta, ma quali giocatori non ci potranno essere nel 2026?

Roberto Mancini resterà sulla panchina dell’Italia per puntare ai Mondiali 2026, ma quali giocatori non giocheranno la prossima Coppa del Mondo?

“Rimarrò? Ho parlato col presidente Gravina in questi giorni, siamo allineati su tutto” ha detto Roberto Mancini nella conferenza stampa pre Turchia-Italia di martedì sera, chiarendo quale sarà il suo futuro sulla panchina azzurra.

Il ct, quindi, resterà alla guida della Nazionale presumibilmente anche per i prossimi quattro anni, in cui dovrà difendere il titolo europeo conquistato la scorsa estate e riprovare a qualificare l’Italia ai Mondiali, che si terranno nel 2026 in Nord America. Ciò che cambierà di sicuro, però, saranno i giocatori a sua disposizione, anche banalmente per questioni anagrafiche.

Chi non farà più parte della Nazionale di Mancini

Per un allenatore che resta, qualcosa in campo dovrà sicuramente cambiare. È vero che, per ragioni logistiche e di scelta tecnica, contro la Turchia non ci saranno Jorginho, Immobile e Insigne, già rientrati ai loro club, ma anche nelle future uscite dell’Italia sarà facile vedere alcuni cambiamenti.

Le novità più massicce riguarderanno sicuramente la difesa, dove Chiellini, Acerbi e Bonucci hanno ormai concluso il loro ciclo (anche se quest’ultimo potrebbe essere presente in azzurro ancora per un po’, come elemento di continuità ed esperienza). Mancini dovrà capire come sostituirli, perché è chiaro che il miglior elemento alle loro spalle è Bastoni, ma all’Inter è abituato a giocare in una difesa a tre, e va valutato se non sia il caso di modificare l’assetto tattico della Nazionale per andargli incontro.

L’altra grossa incognita riguarda ovviamente il giocatore attorno a cui il ct ha costruito la sua Italia, ovvero Jorginho: quando si giocheranno i Mondiali del 2026, il regista del Chelsea sarà prossimo ai 35 anni, ed è necessario fin da ora iniziare a pensare a un suo erede in cabina di regia. Anche perché l’altro leader tecnico del nostro centrocampo, Verratti, ne avrà quasi 34.

È abbastanza scontato che, dalla prossima estate, Lorenzo Insigne uscirà progressivamente dai piani tattici di Mancini, dato il suo trasferimento, alla soglia dei 31 anni, in Canada. In quel ruolo, al momento non ci sono grandi alternative, a meno di adattare ad ala sinistra Raspadori o scommettere sull’esplosione di Sottil (che occupa quella posizione nell’U21 di Nicolato), quindi anche questo aspetto sembra suggerire una probabile modifica nel modulo di gioco.

In un ultimo, tra gli uscenti della rosa della Nazionale c’è Ciro Immobile, attaccante tanto prolifico nella Lazio quanto discusso e criticato in azzurro, che tra quattro anni avràgià spento 36 candeline. L’Italia ha a disposizione tanti bravi attaccanti che potrebbero essere le punte del futuro della Nazionale (Raspadori e Scamacca su tutti), per cui proprio in questo settore del campo Mancini potrebbe essere portato a sperimentare già dalle prossime uscite della sua squadra.

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