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I cambi di portiere, soprattutto quando riguardano squadre di vertice, non sono mai semplici. Il Milan lo sa bene e si prepara a vivere settimane decisive per la propria porta, che dal 2021 ha avuto in Mike Maignan un punto di forza. La stagione appena conclusa, però, ha lasciato qualche ombra sul rendimento e sulla continuità fisica del francese, tanto da spingere la dirigenza a rimettere in discussione un rinnovo che solo pochi mesi fa pareva definito. I contatti degli ultimi giorni hanno certificato una distanza ormai incolmabile.

Maignan è vicinissimo al Chelsea. L’accordo tra le parti è stato trovato attorno ai 18 milioni di euro, una cifra lontana dalle richieste iniziali del Milan ma superiore alla prima proposta londinese. Il club inglese vuole chiudere in fretta per aggregare il portiere al gruppo prima del Mondiale per club e ha vinto la resistenza rossonera grazie anche alla determinazione del giocatore, deluso dalla gestione societaria degli ultimi mesi. «Max l’avrebbe volentieri tenuto», hanno fatto sapere dall’ambiente vicino ad Allegri, ma il tecnico livornese dovrà affidarsi a un altro profilo.

In cima alla lista c’è Mile Svilar. Il portiere della Roma ha disputato una stagione di altissimo livello e il Milan ha già preso contatti con il suo entourage. La trattativa non sarà semplice: la Roma valuta il belga naturalizzato serbo circa 30 milioni e il portiere ha appena respinto un’offerta di rinnovo da due milioni netti. Il Milan può proporre uno stipendio vicino ai 3 milioni, cifra più gradita al giocatore. Sullo sfondo rimane Alexis Saelemaekers, che potrebbe rientrare nell’operazione per abbassare le pretese economiche dei giallorossi. Intanto a Casa Milan si valutano anche le alternative, con Caprile e Zion Suzuki tra i nomi monitorati.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.