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Notte amara per l’Inter che ha perso clamorosamente la possibilità di andare in testa alla classifica ad una giornata dal termine del campionato. Mentre il Napoli faticava a Parma, i nerazzurri andavano in vantaggio con la Lazio e poi si facevano rimontare due volte, entrambe con la firma di Pedro. Un rigore al 90′ dell’ex Chelsea firma il definitivo 2-2 e ora al Napoli basta vincere col Cagliari (già salvo) per portare a casa il titolo.

L’eventuale perdita dello Scudetto dovrà per forza di cose aprire un serio dibattito su Simone Inzaghi e su come abbia fatto a non vincere un campionato contro una squadra, il Napoli, nettamente inferiore che ha buttato via punti contro avversari come Venezia, Genoa e Parma. Si salva, forse, per una finale di Champions League (che probabilmente vincerà) ottenuta grazie a grande fortuna in semifinale col Barcellona.

Il dirigente conferma l’addio: Inter più vicina

Nel frattempo Marotta e Ausilio stanno già facendo mercato e hanno individuato il primo colpo della prossima sessione: si tratta di Luis Henrique, l’esterno del Marsiglia che aveva cominciato la stagione con grandi prospettive per poi perdere posti nelle gerarchie di De Zerbi. L’Inter è in netto vantaggio ma si è manifestato anche un interesse della Juventus di recente. Una cosa è certa: il Marsiglia lo venderà, a confermarlo è stato Benatia, l’ex difensore di Udinese, Roma e Juventus e oggi direttore sportivo dei francesi.

È vero. Marsiglia è un contesto molto particolare. Alcuni giovani francesi o giocatori promettenti hanno faticato ad adattarsi. Qui serve personalità per imporsi“, le parole di Benatia e il riferimento, anche se velato, è proprio verso Luis Henrique, che sembra aver sofferto proprio la pressione di una piazza come Marsiglia. L’addio è certo, l’Inter è pronta a chiudere: ora priorità alla finale di Champions League, dopodiché si arriverà alle firme, a meno di colpi di scena.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.