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Il Milan sta lavorando su più fronti in vista della prossima stagione, tra rinnovi, cessioni da valutare e nomi nuovi per rinforzare la rosa. Dopo l’arrivo di Massimiliano Allegri in panchina, la società ha avviato una serie di contatti per costruire una squadra competitiva in grado di puntare al vertice subito in Italia. Dentro Casa Milan, però, si discute anche di chi potrebbe lasciare Milano nelle prossime settimane.

Secondo Tuttomercatoweb.com, il Bayern Monaco presenterà un’offerta ufficiale per Rafael Leao entro la fine della settimana. Il club tedesco valuta il portoghese 60 milioni di euro e sarebbe disposto a inserire una contropartita tecnica nell’operazione: i nomi sono quelli di Kingsley Coman e Kim Min-jae, due profili graditi al nuovo tecnico rossonero Massimiliano Allegri. Gli osservatori bavaresi hanno seguito da vicino Leao nella recente finale di Nations League vinta dal Portogallo e i rapporti arrivati a Monaco sono stati molto positivi. Per il momento non sono partite proposte formali, ma l’intenzione dei dirigenti tedeschi è di rompere gli indugi nei prossimi giorni.

Intervistato al termine della sfida con la Nazionale, Leao ha evitato riferimenti diretti al proprio futuro, limitandosi a celebrare il successo in maglia portoghese: «Cristiano Ronaldo vive di calcio, ha fatto una carriera lunghissima e sente il Portogallo come la sua famiglia. Sono contento perché ha conquistato un trofeo che cercava da tempo». Le prossime ore saranno decisive per capire se il Milan intenderà aprire una trattativa o confermare l’intenzione di trattenere l’attaccante, considerato uno dei punti di riferimento del progetto tecnico. Allegri ha già fatto sapere di voler ripartire da lui, ma il mercato — si sa — a volte sposta gli equilibri.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.