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In estate avrebbe potuto coronare un sogno: indossare la maglia dell’Inter. E invece l’affare è sfumato per soli 15 milioni. Lo ha rivelato il calciatore stesso poco fa in un’intervista rilasciata a Transfermarkt.de che ha creato un po’ di discussioni sui social. I nerazzurri hanno vissuto una sessione di mercato comunque da protagonisti. Il doppio colpo a zero TaremiZielinski rischia seriamente di diventare un fattore per questa stagione. A loro si sono aggiungi anche Palacios, difensore che farà il vice Bastoni quando sarà pronto, e Martinez, portiere arrivato dal Genoa. Ed è legato a quest’ultimo l’argomento al quale ci stiamo riferendo.

Okoye all’Inter, il racconto di un colpo saltato

L’Inter aveva bisogno di un nuovo portiere per il ruolo vice Sommer. Con l’idea, però, di puntare su un profilo giovane che, magari già nella prossima stagione, potesse raccogliere l’eredità dello svizzero e fare il titolare. Marotta e Ausilio hanno valutato diversi nomi e fra questi c’era anche Okoye dell’Udinese, reduce da una stagione da protagonista in Serie A coi friulani. Un portiere in perfetta linea con quanto cercava l’Inter: giovane, di prospettiva e forse già pronto per diventare anche titolare nel giro di poco tempo.

Alla fine però non se ne è fatto nulla: “L’Udinese aveva chiesto 15 milioni e quindi alla fine è toccato a Martinez, che è stato ceduto più facilmente per la clausola rescissoria“. A raccontarlo è lo stesso Okoye, che però si dice comunque felice di essere rimasto a Udine dove può continuare a giocare titolare, a crescere e, magari, chissà, a prepararsi ancora meglio per un grande salto il prossimo anno. “L’Inter sarebbe stato un sogno ma adesso devo continuare a guardare avanti, non mi vedo in un altro club a gennaio“. Okoye esclude quindi un trasferimento a gennaio. A questo punto, dopo aver investito su Martinez, è difficile pensare ad un ritorno di fiamma nerazzurro per lui. Attenzione all’altra sponda del Naviglio, se qualcosa con Maignan andrà storto.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.