A Torino l’aria è cambiata. La Juventus ha archiviato un’annata di transizione e, con l’arrivo di Damien Comolli in cabina di regia, punta a una gestione più rigida e programmata. Il dirigente francese, forte di esperienze tra Arsenal, Tottenham e Tolosa, ha iniziato una revisione interna, passando al setaccio bilanci, premi, stipendi e bonus di rendimento. Ogni voce di spesa è finita sotto controllo, mentre si definiscono le strategie per un mercato che dovrà tenere insieme sostenibilità e ambizione.
Secondo il Corriere dello Sport, la Juventus disporrà di un budget compreso tra i 70 e gli 80 milioni di euro, escluse eventuali cessioni. Una cifra ben diversa dai 200 milioni investiti nella scorsa estate, quando arrivarono 13 nuovi giocatori senza ottenere il salto di qualità sperato. I numeri raccontano un solo punto in meno rispetto all’anno precedente, nonostante il mercato profondo e le ambizioni di Allegri. Sul fronte finanziario, i bianconeri possono contare su circa 130 milioni tra premi Champions e incassi Serie A, destinati ai riscatti e alle rate di operazioni già concluse. La liquidità disponibile eviterà cessioni obbligate, ma non consentirà follie.
Igor Tudor ha già consegnato una lista chiara. Il tecnico croato vuole due esterni per il suo 3-4-2-1, un difensore centrale affidabile e un attaccante con caratteristiche diverse rispetto ai profili in rosa. In avanti piacciono Jonathan David e Mateo Retegui, con quest’ultimo che resta più accessibile. Per le fasce, la Juventus segue Dodo e Javi Gutierrez, mentre in difesa i nomi caldi sono Balerdi, Coppola e il giovane Leoni. Hancko, obiettivo fino a poche settimane fa, è vicino all’Al-Nassr e non sarà più trattato. La priorità, adesso, è rafforzare le corsie laterali.