Il nome di Ardon Jashari continua a occupare le pagine del calciomercato del Milan. Il centrocampista svizzero classe 2002, attualmente in forza al Club Brugge, è stato individuato dal Milan come rinforzo ideale per il reparto di metà campo. Un’operazione che, a prescindere dal talento del ragazzo, solleva alcuni dubbi sul reale valore del giocatore e sulla bontà dell’investimento. Il Milan ha presentato un’offerta considerata importante: 33,5 milioni di euro garantiti più 4 milioni di bonus, di cui 2 facilmente raggiungibili (relativi alla partecipazione in Champions League nei prossimi cinque anni) e 2 più difficili legate alle prestazioni individuali del giocatore e della squadra. Nonostante l’offerta complessiva potesse arrivare a quasi 38 milioni di euro, è stata respinta dal Club Brugge, che ha confermato di puntare a una richiesta minima di 40 milioni di euro.
Un mercato bloccato
La trattativa Jashari‑Milan è diventata simbolica della rigidità del mercato attuale. Il giocatore è convinto e motivato, ma il braccio di ferro con il Club Brugge, che aspira a ottenere almeno 40 milioni, costringe il Milan a restare fermo, facendo sì che l’operazione rischi di arenarsi. Il club rossonero ha espresso il suo limite massimo economico: oltre non si va. In un contesto in cui il Milan cerca stabilità a centrocampo ma non intende superare il tetto fissato, questa trattativa rischia di restare incompiuta, nonostante la volontà del giocatore.
Ma Jashari serve davvero al Milan di Allegri?
Data la lunghezza della trattativa e la difficoltà a raggiungere un accordo, tanti tifosi stanno rinunciando all’idea di vedere Jashari con la maglia del Milan. In realtà non sarebbe una tragedia per la squadra rossonera, al netto del talento del ragazzo in forza al Club Brugge.
Nel video pubblicato sul nostro canale YouTube abbiamo analizzato il profilo del calciatore e spiegato perché forse 40 milioni di euro per il suo cartellino sono un po’ troppi considerando la situazione attuale.



