L’Italia è inciampata di nuovo contro la Macedonia e potrebbe essere un errore decisivo: cosa serve agli azzurri per qualificarsi agli Europei senza spareggi.
La situazione si è complicata ancora una volta e ormai sembra quasi un’abitudine, una triste abitudine che certifica un livello un po’ più basso rispetto a qualche tempo fa e che ci trasferisce una sensazione diversa, con quella buona dose di paura di non farcela. Il pareggio di ieri è parecchio difficile dal punto di vista della classifica. L’Italia ora ha quattro punti, tre in meno dell’Ucraina che, però, ha una partita in più giocata. È evidente che la prossima sfida che si giocherà in settimana sarà già decisiva per il destino degli azzurri. La vittoria è praticamente obbligatoria per continuare a sperare nella qualificazione diretta, come fosse già uno spareggio anticipato. Poi toccherà alle sfide contro Malta e Macedonia, in cui la nazionale di Spalletti dovrà per forza vincere, perché alla penultima ci sarà il match contro l’Inghilterra in casa loro e non sarà facile strappare punti. Si chiuderà ancora con l’Ucraina e, anche in quel caso, serviranno necessariamente i tre punti, perché anche loro sono favoriti contro Malta e Macedonia. In tutto ciò, la nazionale dei tre leoni è a 13 punti in cinque partite giocate e, quindi, è già abbastanza tranquilla di accedere direttamente agli Europei.
La Macedonia ha interrotto ancora una volta il cammino dell’Italia e anche in questo caso fa parecchio male, anche perché ha subito reso amara la prima di Spalletti sulla panchina degli azzurri e restituito una sensazione di banalità tecnica che la nazionale potrebbe non scrollarsi anche dopo il cambio di allenatore, dovuto alle dimissioni di Roberto Mancini. Gli spareggi restano, quindi, uno spauracchio da evitare a tutti i costi, ma tra alcuni mesi potrebbero essere paradossalmente anche un paracadute per accedere agli Europei.
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Italia sicura di essere almeno agli spareggi: merito della Nations League
Se proprio tutto dovesse andare male e in un girone sulla carta abbordabile l’Italia non dovesse qualificarsi, sarebbe certa in ogni caso di avere a disposizione il salvagente dei playoff. E ciò varrebbe anche nel caso in cui non dovesse essere tra le terze classificate, in quanto tra le quattro finaliste dell’ultima Nations League. Ricordiamo anche che saranno anche questa volta dodici le nazionali a disputare i playoff perseguendo la stessa formula dell’ultima volta, quindi esattamente come successo per l’accesso al Mondiale. Le dodici squadre in questione saranno divise in quattro raggruppamenti e dovranno affrontare semifinali e poi la finale. Ad accedere agli Europei con questo metodo saranno, quindi, le ultime tre squadre. Certo, per l’Italia sarebbe molto meglio evitare queste forche caudine, anche per l’ansia e la frustrazione dell’ultima volta e che hanno lasciato degli strascichi anche a livello psicologico per gli azzurri. La priorità, in ogni caso, è ritrovare il gioco auspicato, riuscire a scardinare anche le difese serrate e la sfrontatezza nei dribbling e nella qualità offensiva. Il resto arriverà di conseguenza.