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Il Manchester City si sta muovendo con decisione sul mercato. La linea è chiara: rinforzare la rosa a disposizione di Pep Guardiola in vista del Mondiale per Club in programma fra poche settimane. In questo contesto, il Milan, che ha appena scelto Massimiliano Allegri come nuovo allenatore, potrebbe ritrovarsi al centro di una trattativa particolarmente delicata.

Il club inglese ha infatti recapitato la prima offerta ufficiale per Tijjani Reijnders, centrocampista reduce da una stagione di alto livello in Serie A. Secondo quanto riportato da Matteo Moretto, la proposta del Manchester City tocca quota 60 milioni di euro, cifra ritenuta insufficiente da via Aldo Rossi. Il Milan valuta il giocatore almeno 75 milioni e intende resistere alle prime pressioni. Guardiola spinge per avere il centrocampista olandese in rosa già prima del via al Mondiale per Club, considerandolo un elemento ideale per il suo sistema di gioco.

L’interesse concreto del City è confermato anche dalle parole del presidente Khaldoon Al Mubarak, che ha dichiarato: «Il nostro obiettivo è avere una nuova squadra pronta per il Mondiale per Club». Una frase che sottolinea l’urgenza di completare l’organico con giocatori funzionali alle esigenze del tecnico catalano. Nelle prossime settimane sono previsti nuovi contatti tra le parti, con il Milan che difficilmente scenderà a compromessi al di sotto della propria valutazione. Per il club rossonero, Reijnders è uno degli elementi cardine del progetto tecnico, ma la linea di RedBird è da sempre molto chiara: grosse cifre non si rifiutano mai, soprattutto dopo una stagione senza la qualificazione in Champions League e nelle coppe europee. Sarà un Sandro Tonali bis, a due anni di distanza.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.