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Di Maria Juve i migliori gol bianconeri in Europa

In Primo PianoDi Maria Juve i migliori gol bianconeri in Europa

Incredibile il gol di Angel Di Maria nella partita contro il Nantes, ma quali sono state altre cinque gemme nella storia europea della Juventus?

Tiro a giro all’incrocio dei pali di prima intenzione quasi senza guardare. Così Angel Di Maria è entrato nella storia (estetica) della Juventus in Europa. Un gol straordinario per una grande vittoria. Andiamo a vedere altre 5 reti spettacolari della Signora nelle competizioni internazionali.

Come discriminante ha prevalso il peso della partita, nel senso dell’importanza, a parità di bellezza. Andiamo dal più recente al più vecchio.

Mandzukic al Real Madrid

Finale di Champions League del 2017, il Real Madrid è in vantaggio a Cardiff 1 a 0 grazie a un gol di Ronaldo, tiro dal limite leggermente deviato da Bonucci. Sfortuna, dettagli.

Manca poco alla fine del primo tempo quando su una palla che non tocca mai terra per tre tocchi consecutivi, da destra a sinistra (Alex Sandro per Higuain tutto al volo), Mandzukic ha un’idea che non è molto normale nel suo repertorio fatto soprattutto di sportellate e lavoro sporco.

Il croato su questo pallone che galleggia in aria pensa bene di coordinarsi per una rovesciata da appena dentro l’area, in diagonale rispetto alla porta del Real Madrid: è un tiro semplicemente perfetto che vale il pareggio, anche se poi vinceranno i blancos 4 a 1. Uno dei gol più belli mai visti comunque in una finale di Champions.

Cuadrado al Bayern Monaco

Tre quarti di questo gol, buono per il 2 a 0 negli ottavi di finale di Champions del 2015-16 contro il Bayern Monaco, è da attribuire a Morata.

È un contropiede lungo una settantina di metri che lo spagnolo conduce ubriacando la difesa tedesca che barcolla come un pugile suonato.

Dopodiché l’assist per Cuadrado che aveva sostenuto l’azione. Siluro sotto l’incrocio e Bayern momentaneamente al tappeto, ma che vincerà la partita ai supplementari 4 a 2. Tuttavia una rete leggendaria di Cuadrado.

Del Piero al Borussia Dortmund

Altra finale purtroppo per la Juventus persa, questa nel 1997 contro il Borussia Dortmund, nonostante un gol meraviglioso segnato.

Partita balorda quella, coi tedeschi avanti di due gol con due zampate di Riedle, la Juve attacca a spron battuto ma tra pali e parate del portiere Klos non sfonda. Del Piero parte dalla panca un po’ a sorpresa, ma quando entra accende subito la luce.

Boksic sfonda in area sulla sinistra a tutta velocità come al solito e riesce a mettere in mezzo dove Del Piero si coordina in corsa e col mancino di tacco, più avanzato rispetto al pallone, riesce a correggere in rete il cross.

Un gol straordinario anche se di lì a poco Ricken con un pallonetto da 40 metri, a proposito di grandi gol, troverà il 3 a 1 definitivo per il Dortmund.

Zidane all’Ajax

Quella comunque era una Juventus straordinaria, arrivata alla finale contro il Borussia a suon di prestazioni convincenti e gol spettacolari.

Zinedine Zidane ne segnerà uno memorabile nella finale di Champions del 2002 ma con la maglia del Real Madrid, al Bayer Leverkusen. Tuttavia quello che realizza nella semifinale di Champions del 1997 contro l’Ajax non è da meno.

C’è tutto Zizou lì, il centrocampista capace di ogni cosa palla al piede, fino ad umiliare se possibile gli avversari. È la rete del 4 a 1, la doppia sfida è già archiviata ma ci vuole il tocco del fuoriclasse.

Zidane servito in area in profondità ha la lucidità di non tirare subito davanti al portiere, ma aspetta un attimo per dribblarlo di suola mentre un altro giocatore dell’Ajax frana addosso al suo estremo difensore. Dopodiché a porta vuota il tocco facile.

Ravanelli all’Ajax

Un’altra finale, stavolta vinta, di nuovo contro l’Ajax. Come dimenticarsi quella rete assurda segnata da “Penna Bianca” allo stadio Olimpico di Roma?

Palla vagante al limite dell’area, Blind e il portiere Van der Sar non si intendono, si intrufola Ravanelli che però sembra allungarsi troppo il pallone. E invece quasi dalla linea di fondo di destro, non il suo piede forte, il numero 11 trova la porta rendendo inutile il tentativo disperato di Silooy.

Un gol tanto strano come difficile, nonché importante. E buono per la vittoria della Champions, ovviamente.

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