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Nella stagione più difficile degli ultimi anni, il Milan ha faticato a trovare punti fermi e continuità. Poche le certezze, tanti i rimpianti. Tra chi ha provato a trascinare la squadra c’è senza dubbio Tijjani Reijnders, autore di una stagione personale di altissimo livello in mezzo a una stagione collettiva deludente. Le sue prestazioni lo hanno reso uno dei nomi più caldi in vista dell’estate, attirando l’interesse di diversi club di primo piano.

Il Manchester City ha rotto gli indugi e definito l’acquisto del centrocampista olandese. Secondo The Athletic, il club inglese verserà al Milan 55 milioni di euro come parte fissa, con ulteriori bonus a completare l’accordo. Un’intesa già raggiunta sulla base di una cifra inferiore a quanto circolato in Italia. Sky Sport e Fabrizio Romano parlano di un affare complessivo da 70 milioni. La situazione riporta alla mente il caso Tonali-Newcastle, quando solo il bilancio ufficiale confermò l’importo reale della cessione (58,9 milioni a fronte degli 80 milioni di indiscrezioni giornalistiche).

Il trasferimento di Reijnders sta scatenando reazioni forti tra i tifosi rossoneri, contrari alla partenza di uno dei pochi protagonisti positivi dell’annata. Il malcontento riguarda soprattutto la valutazione economica dell’operazione: in molti ritengono che, dopo una stagione da quindici gol e cinque assist, il centrocampista meritasse una quotazione ben più alta. Il Milan, che lo aveva acquistato dall’AZ Alkmaar nell’estate 2023 per 20,5 milioni di euro, incasserà una plusvalenza consistente (e dovrà versare il 10% della stessa agli olandesi), ma la sensazione diffusa è quella di un’occasione persa per costruire attorno a lui il centrocampo del futuro.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.