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Udine si è svegliata oggi con una notizia che scuote l’ambiente bianconero e getta ombre sul finale della scorsa stagione. Il nome di Maduka Okoye è finito ufficialmente al centro di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Udine, con la collaborazione della Questura locale. Un’inchiesta delicata, partita dopo alcune verifiche sui flussi anomali di scommesse registrati durante Lazio-Udinese, match di Serie A giocato l’11 marzo scorso allo stadio Olimpico.

Il portiere nigeriano è uno dei quattro indagati per truffa in concorso ai danni di un bookmaker. Secondo quanto comunicato dalla Questura, le giocate sospette riguardavano proprio l’ammonizione di Okoye, puntualmente arrivata al 63° minuto per perdita di tempo. La quota proposta era di 8 volte la posta e le scommesse, concentrate soprattutto in alcuni punti della provincia di Udine, avevano portato a vincite per oltre 120mila euro. «Gli elementi investigativi raccolti — ha informato la Questura — anche implementati da accertamenti tecnici sugli apparati in uso agli indagati, hanno consentito di corroborare l’ipotesi accusatoria di un accordo illecito tra il calciatore friulano e uno degli scommettitori».

Cosa rischia Okoye

Il club friulano, al momento, non ha diffuso dichiarazioni ufficiali ed è in attesa di ulteriori sviluppi. La vicenda, che coinvolge anche tre privati cittadini, ha richiamato l’attenzione di Lega Serie A e Figc, già pronte a muoversi qualora la situazione dovesse aggravarsi. Resta da capire quale sarà l’impatto di questa indagine sul futuro di Okoye all’Udinese, in una sessione di mercato in cui il club valuta già nuovi movimenti tra i pali. Molto probabilmente rischia un processo.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.