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Perché in Argentina chiamano la Nazionale “La Scaloneta”?

Calcio EsteroPerché in Argentina chiamano la Nazionale "La Scaloneta"?

L’Argentina è diventata la Scaloneta. Come, non lo sapete? Ecco com’è nato il nuovo soprannome del’Albiceleste e cosa significa.

Chiunque segua un po’ il calcio in Argentina si sarà accorto che, di recente, si è diffuso un nuovo nomignolo con cui identificare la Nazionale, già nota come la Selección o l’Albiceleste: la Scaloneta.

Non ci vuol un genio per accorgersi che il nuovo nome della squadra sudamericana deriva da quello del suo attuale ct, Lionel Scaloni, al comando della squadra maggiore argentina dall’estate 2018, dopo l’eliminazione agli ottavi di finale del Mondiale in Russia e il conseguente esonero dell’allenatore Jorge Sampaoli. Ma perché questo trattamento particolare, non riservato in passato a nessun altro ct?

Da Scaloni alla Scaloneta

Per capire l’origine di questo nuovo soprannome, bisogna innanzitutto pensare a com’è nato e maturato in questi quattro anni il rapporto tra il ct e i tifosi. Scaloni è arrivato dopo un Mondiale molto deludente e l’addio di un tecnico come Sampaoli, allievo di Bielsa (da molti considerato il miglior ct dell’Argentina dai tempi di Bilardo) su cui erano state riversate molte aspettative di poter tornare a vincere un titolo per la prima volta dal 1993.

L’Albiceleste veniva da un periodo molto complicato, che nei quattro anni precedenti aveva visto avvicendarsi altrettanti allenatori (prima di Sampaoli c’erano stati Alejandro Sabella, Gerardo Martino ed Edgardo Bauza), tutti incapaci di ottenere alcun successo. Così, la Federcalcio di Buenos Aires aveva scelto a sorpresa di nominare ct Lionel Scaloni, che all’epoca aveva appena 40 anni e nessuna esperienza da allenatore, a parte essere stato il vice di Eduardo Berizzo nella sua disastrsosa esperienza al Siviglia e poi di Sampaoli in Nazionale.

Scaloni era stato nominato come soluzione di ripiego e temporanea, in attesa di trovare un tecnico più esperto e affidabile, ma la Federazione non era stata in grado di individuare nessuno, e alla fine l’ex-difensore di Lazio e Atalanta era rimasto in panchina, nonostante nessuno riponesse grande fiducia in lui. Invece, l’Argentina ha iniziato presto a conquistare risultati positivi, offrendo anche un gioco convincendo e, sopratutto, mostrando un Messi decisivo come mai prima di quel momento.

Che cos’è e come nasce la Scaloneta

Lentamente, il nome della Scaloneta è andato diffondendosi tra i tifosi, per sottolineare l’identità del nuovo corso dell’Argentina con il ct Scaloni (Scaloneta significa, in un certo senso, “la squadra di Scaloni”). Poi, la parola è divenuta una tendenza su Twitter durante il 3-0 rifilato all’Ecuador nei quarti di finale della Copa America 2021, che alla fine sarebbe stata vinta proprio dall’Albiceleste.

Da quel momento in avanti, il nome è divenuto di dominio pubblico in Argentina. Ma ad averlo inventato sarebbe stato il giornalista Gringo Cingolani, che al quotidiano Olé ha spiegato che era nato simpaticamente duante un dibattito su TyC Sports, in cui si discuteva di come la Nazionale di Scaloni stesse sorprendendo tutti, rispetto allo scetticismo iniziale.

“Il nome deriva da un altro che avevo sentito a proposito di Vitrola Ghiso, che allenò per tanti anni la squadra riserva del River Plate – spiega Cingolani – e che, siccome andavano molto bene, vennero soprannominati la Vitroleta. Una cosa simile accadde con Biaggio al San Lorenzo, con la Pampaneta [perché Claudio Darío Biaggio era originario della Pampa, una provincia dell’Argentina centrale]”.

argentina scaloneta

Per contro, il ct Scaloni non ha mai nascosto che il nomignolo gli mette addosso un po’ nervosismo. Tempo fa, prima di vincere la Copa America, parlando in tv proprio con Cingolani l’allenatore spiegò: “Non sono né più né meno che nessuno. Alleno una squadra di calcio e cerco di far andare bene le cose”. Di nuovo, prima della conferenza stampa precedente alla sfida con l’Ecuador delle qualificazioni mondiali dello scorso 30 marzo, disse ancora: “A dire la verità, mi mette un po’ a disagio. Ma non posso farci niente, solo ringraziare per l’affetto della gente verso questa Nazionale”.

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