Damien Comolli si è immerso totalmente nella nuova realtà juventina. In un momento cruciale per la costruzione della rosa, il direttore generale lavora su più fronti per trovare l’equilibrio tra uscite pesanti e colpi mirati. L’obiettivo è dare a Igor Tudor un centrocampo competitivo, equilibrato e fisicamente solido, capace di sostenere i ritmi di una stagione lunga e piena di incognite.
Tra i profili più monitorati figura Morten Hjulmand. Il centrocampista danese dello Sporting Lisbona è da tempo nei radar bianconeri e nelle ultime settimane si sono registrati i primi contatti con il suo entourage. Ex Lecce, classe 1999, Hjulmand ha chiuso un’altra stagione di alto livello in Portogallo, contribuendo alla conquista del titolo nazionale. Il suo nome è legato anche all’attualità bianconera: la sua candidatura si rafforza a fronte di una situazione ancora irrisolta su Douglas Luiz, rientrato alla Continassa dopo l’assenza ingiustificata della scorsa settimana, ma di fatto sul mercato in attesa di una nuova destinazione in Premier League.
L’operazione non si preannuncia semplice. Lo Sporting Lisbona ha fissato la clausola rescissoria a 80 milioni di euro, ma la Juventus punta a chiudere a cifre molto più basse. La distanza resta ampia: si parla di una valutazione reale attorno ai 60 milioni, con l’entourage del giocatore convinto che il trasferimento possa avvenire per circa 40. A tenere alta la tensione ci ha pensato anche l’allenatore dello Sporting Rui Borges, che alla vigilia della Supercoppa ha dichiarato: «Hjulmand ha una clausola: chiunque lo voglia dovrà parlare con il presidente». Una frase che sottolinea quanto il club portoghese non sia disposto a cedere facilmente.



