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La Juventus ha cominciato il Mondiale per Club con una rosa ampia e diverse rotazioni, ma non tutti i giocatori sono riusciti a ritagliarsi spazio. Tra questi figura Douglas Luiz, rimasto ai margini anche in una partita come quella contro il Manchester City, condizionata fin dai primi minuti. Il centrocampista brasiliano, arrivato con grandi aspettative e un investimento considerevole, fatica a trovare continuità e spazio all’interno del gruppo allenato da Igor Tudor. La stagione complicata, tra problemi di adattamento e rendimento discontinuo, ha inevitabilmente alimentato riflessioni sul suo futuro.

La società bianconera valuta in queste ore una possibile cessione che, oltre a sistemare l’organico, consentirebbe un’operazione utile a livello economico. La Premier League si è riaffacciata con interesse, considerate le precedenti ottime stagioni di Douglas Luiz all’Aston Villa. In particolare, il Leeds si è fatto avanti con i rappresentanti del giocatore e ha avviato i primi contatti esplorativi. L’obiettivo della Juventus sarebbe chiudere entro il 30 giugno per motivi legati al bilancio, anche senza necessariamente generare una plusvalenza, ma rientrando dell’investimento effettuato un anno fa.

Se l’operazione con il Leeds dovesse concretizzarsi nei prossimi giorni, la Juve riuscirebbe a liberare una casella a centrocampo e a recuperare risorse preziose. In caso contrario, altre piste potrebbero essere approfondite a partire dal 1° luglio, quando il mercato inglese entrerà nel vivo. Tra le società accostate c’è anche il Manchester United, già in contatto con i bianconeri per Jadon Sancho. Intanto Douglas Luiz resta fuori dai piani tecnici e il suo futuro si deciderà nelle prossime settimane, con l’Inghilterra pronta a offrirgli una nuova occasione.

Pasquale La Ragione

Giornalista pubblicista. Lavoro per MilanLive.it, dal 2015 al 2024 ne sono stato anche direttore responsabile. In passato sono stato redattore anche di SpazioMilan. Collaboro con Minuti Di Recupero, NoiMilan e con il canale YouTube di AreaNapoli. Ho una newsletter che si chiama “Milan Ragionato” su Substack.