martedì, Aprile 30, 2024

PSG Real Madrid: è sfida anche tra i monte ingaggi

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PSG Real Madrid è anche una sfida tra monte ingaggi. Se i Blancos hanno da sempre una delle square più costose d’Europa, i parigini sono stati in grado di superarli agilmente negli ultimi anni. 

Ottavi di finale, primo atto: questa sera Psg Real Madrid, due top club che si affronteranno per l’undicesima volta nella loro storia, cimentandosi in un ottavo di finale decisamente importante. La sfida però non è solo sul campo, con il PSG che cerca di sopravanzare la Casa Blanca anche in questo terreno. 

PSG Real: è guerra di salari? 

Piccolo spoiler: in realtà, per niente. Si, perché i tredici volte campioni d’Europa hanno delle rigide regole all’interno dello spogliatoio che non permettono a nessuno dei giocatori in rosa di superare determinate cifre. 

L’eccezione, in questi ultimi anni, era stata fatta per Cristiano Ronaldo, il cui stipendio era simile a quello di Leo Messi al Barcellona, ma partito il portoghese i campioni spagnoli hanno decisamente ridotto il proprio monte ingaggi, nonostante mantengano in rosa campioni del calibro di Karim Benzema, Tony Kroos e Marcelo. 

Dall’altra parte il Paris Saint Germain, squadra tornata in auge nell’ultima decade grazie ai grandissimi investimenti del presidente qatariota. Oggi la squadra francese ricopre d’oro i propri giocatori, nonostante le ingenti spese affrontate per portarli al Parco dei Principi. 

Ad esempio, per Neymar ed Mbappé sono stati investiti circa 402 milioni di euro combinati per strapparli a Barcellona e Monaco ma, nonostante questa spesa, gli stipendi dei due attaccanti sono altissimi, tra i più importanti in Europa.  La sfida tra i monte ingaggi dunque sembra quasi non esserci tra PSG e Real, ma andiamo a vederla più in dettaglio. 

infortunio neymar stipendi PSG
Fonte: Insidefoto

Stipendi PSG Real: il dettaglio 

Partiamo dalla base della piramide: Danilo Pereira del PSG e Federico Valverde del Real Madrid; basta questa comparazione per rendersi conto della sproporzione tra la tipologia di ingaggi delle due squadre. 

Il portoghese al PSG all’arrivo aveva un ruolo prettamente marginale, in campo e fuori, e il suo stipendio si aggira intorno ai 2 milioni di euro. Federico Valverde invece è il fulcro del futuro e del presente del centrocampo madridista insieme a Camavinga, e il Real ha scelto di trattenerlo a fronte di diversi interessamenti internazionali. Il suo stupendo è però uguale a quello di Danilo: 2 milioni di euro. 

Salendo di quotazione, troviamo la classe dei 5-7 milioni al PSG, con Diallo, Bernat, Gueye e Draxler, cifre che al Real Madrid guadagnano Mendy, Militao, Asensio, Casemiro. Anche in questo caso, si può capire facilmente come PSG Real sia una sfida impari da questo punto di vista, con Perez che ha scelto di dare a calciatori chiave ingaggi più sostenibili rispetto a quelli offerti dal PSG. 

Tale situazione si iscrive nella volontà di Perez di creare delle classi di merito all’interno dello spogliatoio che regolino anche il tipo di stipendio che un calciatore andrà a guadagnare. Le classi riguardano la centralità nel progetto del Madrid ma anche l’appeal internazionale e le nomine a premi individuali come il Pallone d’Oro, eccola di seguito: 

  1. Canteranos y densa 
  2. Media 
  3. Jugadores de referencia 
  4. Candidati al Pallone d’Oro
  5. Campioni assoluti 

Proprio la prima classe, quella definita Canteranos y densa, spiega la questione Valverde: il ragazzo è ancora considerato, a livello salariale, uno della cantera madrilena, per questo non ha ancora fatto il salto di qualità. 

In cima alla piramide

Il confronto tra PSG Real diviene però impari quando si sale di piani sulla scala dei più pagati delle rispettive squadre. Da un lato abbiamo Neymar Jr, Lionel Messi e Kylian Mbappé che sommati fanno 95,5 milioni di euro netti all’anno, dall’altra abbiamo invece Eden Hazard, Gareth Bale e David Alaba che sommati fanno 40 milioni di euro netti all’anno. 

Una differenza sostanziale di 55,5 milioni di euro riflessa nel triumvirato principale di ciascuna delle due squadre che spiega la differenza sostanziale esistente tra i due monte ingaggi. 

A seguire poi la differenza la si riscontra anche nel secondo piano della piramide economica delle due squadre: il Real propone altri tre giocatori che toccano i 10 milioni di ingaggio, Marcelo (11,7), Kroos (11,7) e Modric (10,5) – lasciando fuori Benzema il cui stipendio è di circa 9 milioni – mentre il PSG arriva fino a sette. 

Da Donnarumma (12) agli ex Sergio Ramos (15) e Keylor Navas (12), si passa a Marquinhos e Verratti (15), ad Angel Di Maria (14), fino a giungere a Wijnaldum e Kimpembe (10).

Per dare una definitiva certificazione di tale sproporzione, basti pensare che Karim Benzema guadagna 8,7 milioni all’anno, stipendio più basso di quello guadagnato da Icardi a Parigi: 9 milioni.

Scambi e ricorrenze 

In conclusione, la sfida di questa sera mette sul piatto un differenziale a livello salariale molto importante. Il PSG ha costruito la propria attuale grandeur sulle spese costanti e ingenti sia in fatto di cartellini che di monte ingaggi, convincendo i giocatori ad accogliere il progetto di Al- Khelaifi a suon di milioni di euro.

L’aura di grandezza del Real Madrid è invece indipendente dagli stipendi che la Casa Blanca garantisce oggi ai propri calciatori. Nessuna spesa folle, solamente un’ascesa continua in un club che garantisce sempre di essere al top nel mondo del calcio. 

Curiosi gli intrecci di questa gara: Sergio Ramos affronterà per la prima volta il Real Madrid da avversario, mentre Keylor Navas – che di Champions ne ha vinte tre a Madrid – guarderà dalla panchina le prestazioni di Donnarumma. 

In attacco invece, Benzema affronterà quella che sarebbe potuta essere la sua squadra un paio di stagioni fa, mentre Leo Messi ritroverà il Real Madrid dopo averlo castigato ventisei volte con la maglia del Barcellona. 

Ultimo accenno per Kylian Mbappé: per lui PSG Real potrebbe giocarsi a maglie invertite la prossima stagione, con un lauto ingaggio di 50 milioni ad aspettarlo a Madrid. Con buona pace delle “classi di merito” di Perez.

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