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Perché Roma e Napoli non fanno parte della Superlega

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La Superlega riunirà i più grandi club d’Europa, eppure al momento mancano tra le candidate alla sua nascita Roma e Napoli, due grandi del calcio italiano lasciate in questo momento in disparte. Fuori anche la Lazio

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È stata annunciata la Superlega, il nuovo torneo di calcio europeo che pare destinato a soppiantare la Champions League e a rompere il monopolio della UEFA sul calcio continentale. Alla nuova competizione, che secondo alcune fonti potrebbe partire già questa estate ad agosto, parteciperanno tutti i più forti e ricchi club europei.

Dal nostro calcio solo Milan, Inter e Juventus fanno parte del board iniziale di 12 squadre (che si alzerà a 15) della nuova competizione, mentre Napoli e Roma ne sono attualmente rimaste escluse. Proviamo a capire il perché. 

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L’assenza del Napoli dalla Superlega

L’assenza dalla Superlega che più fa scalpore è sicuramente quella del Napoli di Aurelio De Laurentiis. Il presidente azzurro è da sempre un fautore della creazione di una nuova lega europea che si svincoli dai paletti creati dall’Uefa e questa esclusione suona come una grande occasione persa. 

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Più volte negli anni passati De Laurentiis si era esposto a favore della Superlega, anticipando però in tempi non sospetti quella che sembra essere una decisione politica oltre che economica e sportiva:Dal 2024 Superlega europea senza Napoli? Il Napoli è la quarta realtà italiana con 40 milioni di tifosi certificati nel mondo. Chi sarà preposto a certe decisioni farebbe un clamoroso autogol se non tenesse in considerazione i nostri risultati sportivi ottenuti in questi ultimi 10 anni”.

Una grande realtà quella partenopea, che però si trova a fare i conti con una nuova élite del calcio europeo che non sembra prenderla in considerazione. 

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L’assenza della Roma dalla Superlega

Dall’altra parte la Roma della nuova proprietà americana che – stando alle ultime indiscrezioni – dovrebbe entrare a far parte del novero delle squadre coinvolte nella fondazione della nuova competizione. 

Fino a questo momento la scelta di non includere la Roma potrebbe essere dipesa dalla situazione societaria, solo negli ultimi mesi chiarita con il passaggio di proprietà della squadra giallorossa al gruppo Friedkin, in uno scenario che evidentemente preparava questa mossa da molto tempo. 

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Il bilancio in rosso al 30 giugno scorso (-204 milioni di euro per i giallorossi rispetto ai -24,30 dell’esercizio 2019) spingerebbero la Roma verso la Superlega, che con i nuovi ricavi permetterebbe al club di risanare le casse e investire sullo stadio. 

Il ritorno pubblicitario inoltre sarebbe enorme, dando la possibilità alla nuova proprietà americana di investire sul comparto sportivo e mediatico sviluppando l’immagine internazionale del club. 

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Il caso Lazio

Ultima nelle vicissitudini del calcio italiano a far parte delle questioni riguardo la Superlega la Lazio di Lotito: il club biancoceleste ha nelle ultime stagioni consolidato la propria formula sportiva ritrovandosi a lottare per un posto in Champions League, ottenuto nella scorsa stagione. 

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All’esplosione di giocatori come Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic e alla conferma di Simone Inzaghi in panchina, Lotito è stato in grado di affiancare un bilancio in equilibrio (rosso nel 2020 di soli 15 milioni) atto a mantenere il club in linea con i parametri Uefa e puntare a una crescita che fosse sostenibile. 

L’appeal internazionale dei biancocelesti non è però sufficiente – a quanto sembra – per includerli nel novero delle squadre della nuova competizione Europea, in cui Lotito punterebbe a trovarsi nelle prossime stagioni. 

Le parole di Florentino e le speranze di Napoli e Roma

Nella sua intervista di lunedì sera a El Chiringuito, il presidente del Real Madrid Florentino Perez ha spiegato che sono ancora disponibili tre posti tra i membri fondatori della Superlega, quelli cioè fissi. Ha detto che le trattative sono ancora in corso, e si è poi riferito anche a Roma e Napoli, dicendo: “Ci sono club come Roma, Napoli e molti altri che hanno diritto di partecipare e studieremo la formula perché possano qualificarsi”.

Un’apertura a metà, perché mentre dice che potrebbe partecipare alla Superlega, Perez sottintende anche che dovranno qualificarsi, quindi che al momento non li vede come membri fissi del torneo. Nella mattina di martedì 20 aprile, comunque, il Corriere dello Sport ha rivelato che nella notte il Napoli sarebbe stato contatto da JP Morgan, main partner della Superlega, per una sua eventuale partecipazione alla competizione.

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