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C’è un’interessante statistica su Singo da segnalare

Serie AC'è un'interessante statistica su Singo da segnalare

Dopo un girone di andata sfortunato, il Torino ha trovato un motivo per sorridere: Wilfred Singo si sta consacrando e gira su numeri decisamente importanti

Tra le novità che in questa prima parte di stagione ha dato motivo di sorridere ai tifosi del Torino c’è senza dubbio l’esplosione di Wilfred Singo. Il terzino ivoriano granata, arrivato in Italia a gennaio del 2019, dopo un paio di partite era già titolare nello scacchiere di Marco Giampaolo e, in occasione della prima sul campo del Benevento, anche Nicola ha deciso di confermarlo dal primo minuto.

Singo ha avuto un impatto importante e gira su statistiche molto interessanti. La sua crescita, decisamente esponenziale, gli ha permesso di soffiare il posto a Mergim Vojvoda, uno dei nuovi arrivi estivi oggi già costretto a guardarsi le partite dalla panchina. D’altronde, se il rendimento è questo, il numero 17 del Torino difficilmente uscirà di squadra.

singo
Fonte immagine: @FTalentScout (Twitter)

Singo, il re dei dribbling

Un’interessante approfondimento pubblicato dal profilo Twitter Calcio Datato, sottolinea come Singo sia il miglior terzino dribblatore dell’intera Serie A. Il che, tradotto in soldoni, significa che l’ivoriano del Torino al momento si è messo dietro anche degli autentici mostri come Achraf Hakimi e Theo Hernandez. Numeri alla mano, prima della trasferta del Vigorito, Singo aveva completato una media di 4,86 dribbling ogni 100 palloni giocati.

Poi, contro la squadra di Filippo Inzaghi, ne ha perfezionati 3 su 4, corredando il tutto con 7 duelli individuali vinti su 8, 2 passaggi chiave e un recupero decisivo che ha portato la squadra a sviluppare poi l’azione del 2-2 finale. Proprio in quel frangete, si vede quanto Singo possa essere dominante: l’ivoriano recupera palla a centrocampo, serve Belotti e poi si muove verso l’esterno aprendo uno spazio nel quale il Gallo, con minuziosa precisione, imbuca la palla vincente per Zaza.

L’eredità di Petrachi

Arrivato in Italia grazie alla forte partnership tra l’ex direttore sportivo Gianluca Petrachi e Maxime Nana, agente sia suo che soprattutto di Nicolas Nkoulou, Singo ha collezionato qualche apparizione con la Primavera e, nella stagione scorsa, spesso si è trovato aggregato alla prima squadra. A credere fortemente in lui è stato Moreno Longo, che sul finire di campionato gli ha regalato diverse titolarità, ripagato con un bellissimo gol nel match casalingo contro la Roma.

Quest’anno invece Singo ha avuto giusto il tempo di prendere le misure prima di essere catapultato sulla fascia destra. Al Tardini è arrivato il suo primo gol stagionale, segnato con un preciso diagonale arrivato al termine di un bel duetto con Belotti. In più, ha messo a referto già tre assist e, più in generale, è sempre stato tra gli elementi maggiormente positivi – memorabile la sua prestazione a San Siro contro l’Inter -, anche quando le cose andavano male.

Singo toro
Fonte: Instagram @torino.1906

Retroscena di mercato

Massimo Bava, il responsabile del settore giovanile del Torino, parla di Singo come di un ragazzo molto semplice, educato, con una fortissima cultura del lavoro. I primi tempi, quando ancora non spiccicava una parola di italiano, girava con un foglio in tasca sul quale era indicato il suo indirizzo di casa, in modo tale da poterlo farlo leggere ai tassisti.

In due anni di strada ne ha percorsa parecchia, abbinando il suo spirito di abnegazione forgiato sui campi della seconda divisione ivoriana e tradotto in campo da sgroppate, affondi e, appunto, dribbling. Le sue skills hanno fatto il giro d’Europa, a tal punto che i Red Bull Salisburgo avrebbero approcciato la dirigenza granata per sondare la disponibilità a cedere il calciatore.

Risposta: no, grazie, Singo rimane qui. I margini di crescita sono ancora inesplorati, dato che si parla di un ragazzo che ha compiuto 20 anni solo lo scorso 25 dicembre, e per questo il presidente Cairo è consapevole del fatto che, aspettando, un domani potrà piazzare una plusvalenza da capogiro. Nel frattempo, il Torino è costretto ad aggrapparsi (anche) a lui per alimentare le proprie speranze di salvezza.

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