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Perché sempre più calciatori di Raiola scelgono la Ligue 1?

In Primo PianoPerché sempre più calciatori di Raiola scelgono la Ligue 1?

Mino Raiola ha mosso diversi suoi clienti verso la Ligue 1, un torneo che strizza l’occhio ai giovani: quali sono i motivi di questo esodo?

L’estate 2021 verrà ricordata come quella in cui la sessione di mercato ha portato diversi talenti in Francia. Talenti non comuni, ma assistiti da uno dei più grandi procuratori di sempre: Mino Raiola. Assieme a Jorge Mendes, l’agente campano cresciuto in Olanda ha letteralmente monopolizzato l’ultima decade di mercato e, anche sotto effetto post pandemia, i suoi affari non si sono fermati.

Certo, ha avuto anche un po’ di fortuna visto che, proprio prima del lockdown del 2020, aveva piazzato Erling Haaland al Borussia Dortmund in cambio di una commissione da capogiro, di quelle talmente alte che in mente ci era tornato il famoso passaggio di Pogba al Manchester United.

Eppure, appunto, nemmeno l’emergenza sanitaria lo ha fermato dal colonizzare la Ligue 1, campionato dove il suo operato ha ampi margini di movimento.

Donnarumma PSG
Fonte immagine: profilo Twitter @PSG

Raiola e il PSG: un legame solido

Per esempio, il passaggio di Gianluigi Donnarumma dal Milan al PSG ha rappresentato un vero successo visto che il portiere si è mosso a parametro zero, resistendo quindi alle lusinghe di rinnovo rossonere, ottenendo uno stipendio più alto e facendo guadagnare oltre 20 milioni di euro a Raiola.

Sempre al PSG, attualmente il procuratore ha altri due assistiti, Marco Verratti e Xavi Simons, ma i rapporti sono da sempre molto buoni visto che in passato, con il club parigino, si è rinnovato più volte il contratto a Blaise Matuidi, poi liberato di comune accordo in direzione Juventus.

Le due parti non smettono mai di parlarsi e confrontarsi: per esempio, in questi giorni la compagine francese sta definendo il ritorno in Francia, ma stavolta a titolo definitivo, di Moise Kean, tornato momentaneamente all’Everton: Raiola sa di poterlo piazzare bene e il PSG attende buone nuove.

Un portafoglio di grande valore

Secondo le stime Transfermarkt, cinque dei dieci calciatori appartenenti alla scuderia Raiola che valgono di più sono passati dalla Ligue 1, un campionato capace di valorizzare i giovani visto che, tra le top 5 leghe europee, è quella con l’età media più bassa.

Di recente il procuratore si è espanso anche in direzione sud, verso Monaco e Nizza. In questa sessione di mercato estiva, infatti, ha portato il promettente Myron Boadu al Monaco per 17 milioni di euro – davvero una cifra risibile, visto il talento e le prospettive dell’olandese – e dirottato ben tre assistiti in Costa Azzurra.

Si tratta di Justin Kluivert, ex Roma, Calvin Stengs, preso dall’Az Alkmaar, e del centrocampista Pablo Rosario, arrivato a titolo definitivo dal PSV. Lo stesso percorso potrebbe seguirlo a breve il 19enne Mohammed Ihattaren, a sua volta in uscita dal club di Eindhoven.

Diversi sono anche quelli che in Francia non giocano più, ma ci sono passati da giovani: Alphonse Areola, Kenny Tete,  Mitchell Bakker e Mario Balotelli, contando solo quelli ancora in attività. Insomma, una vera e propria miniera d’oro.

Raiola e Ligue 1, i motivi del sodalizio

Per quale motivo Raiola vira sempre più verso la massima divisione francese? In primis, come detto, perché dirottandoci molti giovani sa che lì possono valorizzarsi e giocare con continuità.

In secondo luogo, ci sono diverse proprietà ricche e ambiziose, che per crescere in fretta dal punto di vista dei risultati si affidano a lui e accettano il gioco delle commissioni, spesso più alte del semplice costo del cartellino del singolo atleta.

Una strategia, quest’ultima, che alla FIFA non piace e per il quale l’organo mondiale dovrà giocoforza intervenire. Nel frattempo, però, trattare col colosso Ineos o col magnate ucraino Rybolovlev è una tattica vincente, soprattutto per Raiola che utilizza la Ligue 1, di fatto, come trampolino per lanciare i suoi assistiti.

Durerà? Difficile dirlo, perché la situazione è sempre molto delicata. Al momento, però, funziona.

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