sabato, Maggio 4, 2024

Quando la Germania mandò 12 squadre nelle coppe europee

La Germania detiene un incredibile record: non troppi anni fa, la Bundelisga qualificò ben 12 squadre alle coppe europee. Ecco come andò.

L’Italia avrà cinque squadre nella prossima Champions League, oltre a quelle che si qualificheranno all’Europa League e alla Conference League. In tutto, la Serie A potrebbe arrivare ad avere otto club nelle coppe europee della stagione 2024/2025, se non di più, nel caso in cui le nostre squadre riuscissero a sollevare una o due dei trofei internazionali di questa stagione (Roma, Atalanta e Fiorentina sono attualmente nelle semifinali).

Eppure questo risultato non è un record, anzi è ben lontano dall’impresa che fecero i tedeschi nella stagione 1996/1997. In quell’occasione, la Bundesliga riuscì addirittura a qualificare 12 club alle coppe europee dell’annata seguente. Un risultato storico, a cui contribuì in realtà anche un diverso assetto delle competizioni UEFA. Oltre alla Champions League, alla Coppa UEFA e alla Coppa delle Coppe, c’era infatti una quarta competizione oggi del tutto scomparsa: la Coppa Intertoto. Si trattava di un torneo ufficiale che si disputava in estate, diviso in vari percorsi a eliminazione diretta le cui vincenti accedevano alla Coppa UEFA.

Le circostanze furono però eccezionale anche per le ottime prestazioni delle squadre della Germania nei tornei stagionali. In primo luogo la conquista della Champions League da parte del Borussia Dortmund, che così poté qualificarsi all’edizione successiva pur essendo arrivato solo terzo in campionato. In Champions trovarono l’accesso anche il Bayern Monaco, campione nazionale, e il Bayer Leverkusen, secondo classificato. Lo Stoccarda quarto aveva vinto però la Coppa di Germania, ottenendo la qualificazione alla Coppa delle Coppe 1997/1998. Ciò permise di far qualificare alla Coppa UEFA una squadra in più: non solo la quinta e la sesta (Bochum e Karlsruher) ma anche la settima (il Monaco 1860). Ma quell’anno, anche lo Schalke 04 aveva trionfato in Europa, vincendo proprio la UEFA e ottenendo la qualificazione al torneo dell’anno successivo, sebbene fosse finito solo dodicesimo in Bundesliga.

Il record della Germania nel 1997: l’exploit europeo della Bundesliga

Grazie a questa serie di successi internazionali, la Bundesliga si ritrovò a mandare nella Coppa Intertoto i club classificatisi dall’ottavo all’undicesimo posto. Accedettero alla competizione estiva il Werder Brema, il Duisburg, il Colonia e il Borussia Monchengladbach. Quest’ultimo, però, decise di tirarsi fuori dalla competizione, facendo scalare di una posizione l’ultimo posto utile per le coppe europee. Essendoci però lo Schalke 04 al dodicesimo posto, già qualificato per la Coppa UEFA, in Intertoto andò addirittura la tredicesima, ovvero l’Amburgo. La Bundesliga aveva, come ha tutt’oggi, solo 18 squadre con le ultime tre che retrocedevano, il che significa che appena due club in Germania in quella stagione non furono minimamente interessati né da una qualificazione alle coppe né dalla retrocessione: l’Arminia Bielefeld quattordicesimo e l’Hansa Rostock quindicesimo, salvi per 7 punti.

Nella stagione 1997/1998, il Borussia Dortmund raggiunse ancora la semifinale di Champions League, eliminando il Bayern ai quarti, mentre allo stesso turno il Bayern Leverkusen era uscito contro il Real Madrid, giustiziere poi anche del Dortmund. In Coppa UEFA, lo Schalke 04 arrivò fino ai quarti di finale, venendo eliminato dall’Inter. Il Bochum era uscito agli ottavi contro l’Ajax, mentre il Karslruher era uscito contro lo Spartak Mosca. Il Monaco 1860 aveva invece abbandonato la competizione già ai sedicesimi, perdendo col Rapid Vienna. Meglio fece lo Stoccarda allenato da Joachim Low, futuro ct campione del mondo con la Germania nel 2014: la squadra raggiunse la finale di Coppa delle Coppe, dove si arrese al Chelsea di Gianluca Vialli. Nessuna delle quattro qualificate alla Coppa Intertoto riuscì a vincere il proprio percorso nel torneo, con il Duisburg che arrivò fino alla finale contro l’Auxerre.

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