venerdì, Aprile 19, 2024

Alexander Isak sta facendo innamorare la Premier League

Alexander Isak è la nuova sensazione svedese...

Il rinnovo di De Rossi è una scelta strategica e saggia

De Rossi sarà ancora l’allenatore della Roma...

Grande guida ai nuovi giovani del campionato

Serie AGrande guida ai nuovi giovani del campionato

Come si è visto da questo sgangherato inizio di stagione, non sarà un campionato esteticamente bello da vedere. Né pienamente gustoso per il gioco in campo: le squadre non saranno mai totalmente al meglio, spesso decimante a causa dei positivi al coronavirus che, come abbiamo visto, renderanno le rose molto corte. Per questo, ci sono giovani che in Serie A potremmo vedere più spesso.

Talenti della Primavera, giocatori fuori lista, terzi portiere e giovanissimi pronti a esordire. Questo di Minutidirecupero è un atlante unico dove rintracciare i migliori giovani di ogni squadra. I migliori, insomma, che potranno fare comodo quando gli sfortunati eventi di questi mesi potranno colpire le squadre, lasciando poche scelte agli allenatori. Se non, appunto, questi giovani ragazzi del vivaio.

ATALANTA (Alessandro Cortinovis, Samuel Giovane, Andrea Olivieri)

Alessandro Cortinovis è stato ribattezzato il ‘Modric bergamasco’, ma al centrocampista croato non somiglia molto, se non per il numero di maglia e la folta chioma che sobbalza a ogni sgroppata palla al piede. Trequartista classe 2001, viene indicato come la next big thing della Dea che verrà. Gasperini lo stima molto e, probabilmente, questa sarà la stagione per cominciare a intravederlo con i grandi. Dominante durante lo scorso campionato Primavera, ha destato ottime impressioni anche nella Youth League.

Samuel Giovane e Andrea Olivieri sono le due nuove proposte di mister Brambilla, che li sta dosando al massimo per permettere loro di completare una maturazione calcistica di proporzioni importanti. Entrambi nati nel 2003, occupano rispettivamente i ruoli di centrocampista centrale e trequartista. Giovane ha fatto parte dell’under 19 nerazzurra capace di fagocitare vittorie e titoli, ama partire in zona centrale e ha una tecnica di base decisamente sviluppata (così come il suo ‘socio’, Simone Panada).

Olivieri è più un numero 10 estroso e capace di creare superiorità numerica tra le linee. Difficile capire se a breve avranno un’opportunità in prima squadra, ma in prospettiva vanno tenuti decisamente d’occhio.

BENEVENTO (Igor Lucatelli, Siriki Sanogo, Davide Masella)

Dalle parti del Ciro Vigorito, Pier Graziano Gori è una vera e proprio istituzione. Con 40 anni di parate alle spalle, dopotutto, non potrebbe essere altrimenti. Per questa stagione però Inzaghi ha deciso di non tesserarlo per la Serie A, preferendogli Igor Lucatelli, arrivato al Benevento nel corso della sessione estiva di mercato. Nel Pescara, la sua ex squadra, il portiere classe 2003 si è affermato come uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano: alto, reattivo e tecnicamente dotato, Lucatelli si è distinto per l’impressionante agilità fra i pali.

Non è da escludere nemmeno l’esordio di un altro giovane talento ex Pescara, Davide Masella, acquistato insieme a Igor Lucatelli. Trequartista dotato di grande tecnica ed eccellente visione di gioco, il classe 2002 è l’unico centrocampista con doti spiccatamente offensive a disposizione di Inzaghi, che in caso di emergenza difficilmente lascerebbe in panchina un giocatore con le sue qualità. Dopotutto già l’Inter si era fatta avanti nel gennaio del 2020 per acquistarlo dal Pescara, con Masella che però aveva preferito la destinazione campana.

Un Benevento infarcito di giovani, quello di Filippo Inzaghi, che dopo Masella e Lucatelli potrà contare anche su Siriki Sanogo, che, al contrario degli altri due, ha già esordito in Serie A, in quella leggendaria (in senso negativo) stagione in cui ad allenare il Benevento c’era De Zerbi. Nato in Costa d’Avorio ma cresciuto calcisticamente nel Benevento, Sanogo è il classico centrocampista di quantità, dotato di resistenza e grande forza fisica, a cui abbina una buona tecnica di base e ottimi tempi di inserimento, che gli permettono di rendersi spesso pericolosissimo per le difese avversarie.

BOLOGNA (Andri Baldursson, Edoardo Vergani, Matteo Montebagnoli)

Dall’Under 16 alla prima maglia della sua nazionale. Quell’Islanda con la quale ha esordito nel match contro il Belgio di De Bruyne, suo idolo, valido per la Uefa Nations League. Punto fermo della Primavera del Bologna – con cui ha conquistato il Torneo di Viareggio nel 2019 – Andri Baldursson è entrato all’interno delle rotazioni di Sinisa Mihajlovic già a partire dalla scorsa stagione, col debutto in Serie A datato 22 febbraio 2020 (esordio che lo ha reso il quarto 2002 a fare la propria apparizione in massima serie). Centrocampista centrale molto duttile e provvisto di un’ottima visione di gioco, il giovane di Kópavogur potrebbe presto riuscire a ritagliarsi maggiore spazio in prima squadra.

Un obiettivo, quest’ultimo, condiviso con Edoardo Vergani, sbarcato in Emilia dopo le ottime prestazioni collezionate in Youth League lo scorso anno con addosso la maglia dell’Inter. Con Santander out per i prossimi quattro mesi, la punta centrale diciannovenne – ancora a secco di presenze quest’anno – potrebbe presto essere preso in considerazione da Mihajlovic.

E in difesa? Nonostante la fascia sinistra sia ormai diventata dominio assoluto
del giovane Hickey, c’è un altro giovanissimo pronto ad insidiare le scelte del tecnico serbo in futuro. È Matteo Montebugnoli, pedina imprescindibile nello scacchiere tattico della Primavera rossoblù – con cui ha già collezionato 5 presenze in stagione – e perno in passato dell’Under 17 felsineo.

CAGLIARI (Matteo Tramoni, Zito Luvumbo, Andrea Carboni)

Sbarcato in Sardegna in estate dopo 24 presenze e 2 reti in Ligue 2 con la maglia dell’Ajaccio, il classe 2000 Matteo Tramoni è un mancino tecnico ed elegante capace di ricoprire tanto il ruolo di centrocampista quanto quello di esterno a tutta fascia.

Rapidità e dribbling, invece, le doti del giovane attaccante Zito Luvumbo, già visionato in passato dal Manchester United con un provino nell’Academy dei Red Devils e fresco di contratto fino al prossimo 2025 con i sardi. Il diciottenne angolano – già protagonista con la maglia della sua nazionale dopo l’esordio a soli 17 anni – è reduce da un piccolo infortunio che lo ha tenuto ai box nelle ultime gare ma potrebbe presto garantire ulteriori opzioni tattiche a Di Francesco.

Dribbling, Playstation e Fantacalcio: alla scoperta di Zito Luvumbo

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Al centro della difesa, occhio invece al giovane Andrea Carboni. Dopo l’esordio in A e le 7 presenze complessive della scorsa stagione, il classe 2001 isolano è al momento chiuso dall’espertissimo Godin e dall’ottimo Walukiewicz nel cuore della retroguardia rossoblù. Da non escludere, tuttavia, il possibile impiego del grintoso giovane originario di Tonara – paese di una vecchia conoscenza rossoblù, l’attuale attaccante del Benevento Marco Sau – in una stagione lunga ed anomala come questa.

Chi è Andrea Carboni, il nuovo che avanza nella difesa del Cagliari

CROTONE (Marco Bilotta, Antonio Ranieri, Enrico Trotta)

Classe 2003, Marco Bilotta è una delle tante armi offensive a disposizione della Primavera dello Squalo. Bomber di coppa, ha deciso la sfida alla Reggina in Coppa Italia Primavera da subentrato: a nove minuti dal termine, ha sfruttato un assist dalla destra incrociando verso l’angolo opposto. In stagione, per lui 4 reti in 5 partite.

Nato a Catanzaro nel maggio 2003, Antonio Ranieri si sviluppa come centrocampista centrale, ma le due caratteristiche non lo limitano ad uno smistatore di palloni in mezzo al campo tra gli uomini di Giuseppe Galluzzo. In quest’avvio di campionato, infatti, Ranieri ha già collezionato due reti, una nello 0-3 contro la Reggina ed una nel 5-1 allo Spezia. Da sottolineare, inoltre, come Stroppa l’abbia già convocato per la sfida contro il Benevento nella scorsa stagione in Serie B.

Nato come centrocampista d’incursione, Enrico Trotta è il talento da tenere d’occhio con più attenzione in casa Crotone. Divenuto punta centrale con il passare del tempo, una volta constatato il suo letale fiuto del gol, in questa stagione, nel Girone B del campionato di Primavera 2, per il centravanti classe 2002 sono arrivate 4 reti in 3 presenze. Inoltre, nei match di Coppa Italia Primavera ha ottenuto un gol e due assist contro Reggina prima e Lecce poi. Nel caso in cui Stroppa dovesse concedergli qualche minuto in Serie A, non stupitevi.

Genoa (Steeve-Mike Eboa Ebongue, Felipe Estrella, Denilho Cleonise)

Arrivato dal Bordeux nel settembre 2019, il centrocampista centrale francese è il faro in mezzo al campo per la Primavera rossoblù. Classe 2001, per Steeve-Mike Eboa Ebongue nella scorsa stagione ben 8 assist in 22 gare tra campionato e Coppa Italia; quest’anno, invece, per lui un debutto in Serie A contro il Verona ed un gol in Primavera nella sconfitta contro la Roma.

Felipe Estrella, classe 2001, arriva in Italia con la maglia della Roma nel gennaio 2019. Con la Primavera giallorossa, la punta centrale brasiliana sigla 12 reti e serve 4 assist in 32 presenze complessive, sfruttando specialmente la sua stazza fisica. Dopo un breve ritorno all’Associação Ferroviária, dov’è cresciuto in Brasile, lo ingaggia il Genoa: con il Grifone, finora ha siglato una rete in quattro sfide, nel pareggio casalingo contro la Spal.

Scuola Ajax, Denilho Cleonise è indubbiamente uno dei talenti più raffinati nel settore giovanile dei rossoblù. Classe 2001, arrivato in Italia nell’estate 2018, l’olandese originario del Suriname ha già debuttato in prima squadra, ottenendo quattro presenze nella scorsa stagione. In quest’annata, una presenza e una rete dal valore alquanto importante: è stato lui, infatti, a decidere il derby contro la Sampdoria nel campionato Primavera.

FIORENTINA (Christian Dalle Mura, Tofol Montiel, Louis Munteanu)

Una sola presenza in A – quella della scorsa stagione, nel match contro la Spal – e due convocazioni quest’anno nelle sfide con Inter e Sampdoria. Davanti a lui, tuttavia, c’è un futuro roseo dato dal suo grande talento. Il diciottenne Christian Dalle Mura potrebbe rivelarsi una valida alternativa al lungo roster di centrali difensivi in forza alla Fiorentina in questa stagione. Spesso impiegato nel ruolo di terzino sinistro, il classe 2002 toscano è il prototipo del difensore moderno, bravo in fase di impostazione e sempre preciso negli interventi.

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Tre le presenze da lui collezionate quest’anno in Primavera, campionato in cui continua a brillare l’inconfondibile stella di Tofol Montiel. Dopo l’esperienza con la maglia del Vitoria Setubal nella scorsa stagione, il ventenne fantasista spagnolo ha già collezionato 2 reti e 2 assist con i giovani della Viola. L’obiettivo? Riuscire ad esplodere in quella prima squadra con la quale ha già esordito nella stagione 2018-2019, annata impreziosita dal titolo di re dei bomber dell’intero campionato Primavera.

Due anni in meno ma stessa voglia di spaccare il mondo, invece, per Louis Munteanu, punta centrale rumena cresciuta nella storia Accademia Hagi e sbarcato a Firenze in estate all’interno di un travagliato affare da 2 milioni di euro complessivi. Dopo i 3 gol dell’anno scorso in maglia Vitorul, il giovane attaccante ha già timbrato il tabellino dei marcatori con la Primavera della Fiorentina e spera di ritagliarsi il proprio spazio in un reparto avanzato al momento già colmo di uomini e talento.

Inter (Étienne Youte Kinkoue, Niccolò Squizzato, Gaetano Oristanio)

Nell’estate 2019 sono arrivati in casa Inter due giovani francesi, rispettivamente dal Sochaux e dal Troyes. Il primo è Lucien Agoume, spedito in prestito allo Spezia, mentre il secondo è Étienne Youte Kinkoue, un roccioso difensore centrale che vanta già 30 presenze con i nerazzurri; nato a Lione nel gennaio 2002, Kinkoue è un titolare inamovibile davanti alla porta difesa da Stankovic.

Convocato già in prima squadra in occasione delle sfide a Borussia Mönchengladbach e Milan, la classe in mezzo al campo di Niccolò Squizzato non è una novità nel settore giovanile dei nerazzurri. Armando Madonna l’ha reso il centrocampista cervello della sua rosa, elemento dal quale devono passare i palloni nella manovra offensiva; in questa stagione, per lui un assist contro l’Ascoli ed una rete contro la Sampdoria, nella quale si sono potute vedere le sue doti realizzative e nel dribbling.

Gaetano Oristanio si è presentato al mondo dei giovani talenti con una punizione magistrale contro i colleghi del Barcellona in Youth League, quando la maglia non era nerazzurra solo per un contrasto di colori con gli avversari. Madonna punta su di lui ed Oristanio, nato a Vallo della Lucania nel settembre 2002, sta rispondendo presente: 2 reti in 3 presenze stagionali in Primavera. Una seconda punta che potrebbe ritagliarsi qualche minuto anche in prima squadra.

JUVENTUS (Franco Tongya, Matias Soulé, Cosimo Marco da Graca)

La Juventus, grazie al nuovo corso marchiato Andrea Pirlo, ha già avuto modo di far conoscere ai propri tifosi diversi profili giovani e interessanti. Portanova e Frabotta sono solo due dei talenti che il nuovo allenatore bianconero ha preso in considerazione in questa prima parte di stagione. In riferimento ai bug che la Juventus ha espresso a centrocampo, potrebbe tornare utile Franco Tongya, centrocampista centrale d’ordine, con una buona visione di gioco e caratteristiche principalmente offensive. Perno dell’under 20 azzurra, Tongya – classe 2002 – è stato descritto dal suo agente Pastorello come un profilo “in grado di ricoprire diversi ruoli”.

Spostandoci più avanti, la Juventus sta mettendo in vetrina due calciatori con davanti orizzonti importanti. Matias Soulé è argentino, ha solo 17 anni e nello scorso gennaio è arrivato a parametro zero dal Velez. Esterno destro dalla tecnica di base molto sviluppata, non ci ha messo molto a entrare nelle rotazioni della squadra titolare, togliendosi lo sfizio di segnare anche una manciata di reti.

Cosimo Marco da Graca, invece, è il referente offensivo della Juventus Primavera. Punta centrale, classe 2002, è stato strappato al Palermo approfittando del fallimento del club siciliano. E, in prospettiva, sembra essere un calciatore sul quale si può lavorare tanto.

Lazio (Raul Moro, Andrea Marino, Kais Nasri)

Un altro Keita? Ci spera la Lazio che proprio dal Barcellona, un anno fa, ha acquistato per 6 milioni di euro questo attaccante 17enne soffiandolo al Chelsea. Raul Moro, nato il 5 dicembre 2002, è il più giovane esordiente con Inzaghi in prima squadra. Il debutto tra i grandi è avvenuto lo scorso anno contro la Juventus. Moro è un esterno di piede destro che gioca a sinistra, abile a rientrare dentro al campo, con un interessante fiuto del gol. In questa stagione con la Primavera della Lazio ha già segnato 8 gol di cui 6 in campionato. Sono già tre le doppiette in archivio: con il Cosenza in Coppa Italia e poi contro Torino e Fiorentina nella Primavera 1.

Andrea Marino è il capitano della Primavera, classe 2001, in biancoceleste dallo scorso gennaio, prelevato dalla Salernitana, è uno dei riferimenti della squadra di Menichini. In questa stagione ha già collezionato 8 presenze con 1 gol e 1 assist in archivio. Il suo ruolo è quello di centrocampista centrale, lo interpreta con qualità tecniche notevoli ma anche discreta quantità come filtro prezioso davanti alla difesa. Inzaghi lo tiene in grande considerazione. Lui non vede l’ora di debuttare coi big. In passato in Serie C ha già conosciuto il calcio dei professionisti vestendo la maglia del Rieti.

Cugino di Samir, Kais Nasri ha ancora tutto da dimostrare questo talento classe 2002, professione centrocampista con spiccate doti offensive, famoso – per ora – grazie alla sua parentela con Samir: è il cugino. Cresciuto nel Marsiglia, in estate Nasri ha firmato un biennale con opzione per il terzo anno. Di lui si dice un gran bene, al momento ha collezionato appena mezz’ora in campionato ma già con la Fiorentina è risultato decisivo con un assist. Come prevedibile, i primi mesi per lui saranno di ambientamento.

MILAN (Daniel Maldini, Lorenzo Colombo, Enrico di Gesù)

Daniel Maldini lo abbiamo già visto all’opera quest’estate, nelle varie amichevoli precampionato e anche in alcune partite decisamente più importanti, come quella contro il Rio Ave. In alcuni casi ha delusi, mostrando dei limiti normali per la sua età, ma che dovrà assolutamente limare se vorrà diventare un degno membro della “dinastia Maldini”: trequartista o all’occorrenza falso nueve, Maldini è un giocatore tecnicamente e atleticamente sviluppato, che fa del dribbling nello stretto e del tiro dalla distanza le sue migliori qualità.

Chi è Daniel Maldini: dopo Cesare e Paolo, la dinastia continua

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Foto Twitter Milan

Nella rosa rossonera, Ibrahimovic è l’unica punta di ruolo. Per questo motivo Lorenzo Colombo potrebbe rivelarsi una pedina fondamentale per Pioli, che proprio grazie al talentuoso classe 2002 potrebbe concedere a Ibra importanti giornate di riposo durante la stagione. Giocatore dall’eccellente struttura fisica, Colombo si distingue per essere il prototipo ideale dell’attaccante moderno: rapido, capace di svariare su tutto il fronte d’attacco e dotato di un tiro potente e preciso, tutte caratteristiche che gli hanno permesso di affermarsi come uno dei talenti più interessanti delle giovanili rossonere.

A centrocampo, invece, quando Bakayoko è andato al Napoli, Maldini si è limitato a confermare Krunic come unico centrocampista in grado di far rifiatare Kessie, consapevole, forse, di avere in Primavera un altro grande talento: Enrico di Gesù, dopotutto, non può essere definito in altro modo. Centrocampista classe 2002 dotato di tenacia, resistenza, forza fisica e buona tecnica di base, di Gesù si è messo subito in mostra in queste prime partite del Campionato Primavera, candidandosi a sostituito di Kessié in caso di emergenza.

NAPOLI ( Giuseppe D’Agostino, Antonio Pesce, Nikita Contini)

Fantasia al potere per Giuseppe D’Agostino, talento classe 2003 che ha Neymar come idolo e sogna il debutto in prima squadra con la maglia del Napoli. D’Agostino è un esterno d’attacco di piede destro (ma sa usare decisamente bene anche il sinistro) che gioca su entrambe le corsie. Ha grande tecnica, ama il dribbling, deve imparare a non esagerare. Gattuso lo ha già convocato per il ritiro di Castel di Sangro quest’estate ed è uno dei giovani della Primavera del Napoli che segue per il futuro. In questa stagione D’Agostino ha fornito due assist in Coppa Italia. La specialità della casa. Ma non solo: in Under 17 ha segnato 18 gol in 41 partite.

Se nel corso degli ultimi anni il Napoli è diventato una realtà solida e affermata del calcio italiano ed europeo, lo stesso non si può dire del suo settore giovanile, in particolare della Primavera, che non gioca nemmeno nel Campionato Primavera 1. Fra le fila dell’U16 e
dell’U17, però, si trovano alcuni grandi talenti: Antonio Pesce, classe 2004, è uno di
questi. Punta centrale forte fisicamente e capace di fare reparto da solo, Pesce si distingue per l’eccezionale fiuto del gol, che lo ha portato a segnare ben 23 gol nel corso della passata stagione.

In porta, invece, il Napoli può vantare due grandi portieri come Ospina e Meret. La fragilità del primo, però, unita alla poca costanza del secondo, potrebbero inaspettatamente regalare a Nikita Contini l’esordio in Serie A. Cresciuto e affermatosi nelle giovanili Napoli, il portiere classe 1996 non ha mai avuto modo di esordire in prima squadra, venendo sempre girato in prestito in Serie C o in Serie B. Nel corso dell’ultima stagione, però, si è reso protagonista di un grande campionato con la maglia della Virtus Entella, tanto da convincere Gattuso a tenerlo come terzo portiere.

PARMA (Redi Kasa, Botond Balogh, Hans Nicolussi-Caviglia)

Redi Kasa, centrocampista italo-albanese, possiede una grande duttilità sapendo destreggiarsi in più ruoli nella zona nevralgica del campo. La posizione che preferisce è quella di interno destro, che solitamente interpreta ringhiando sui portatori di palla avversari per poi inserirsi in avanti. Dopo tutta la trafila nelle giovanili del Parma, quest’anno è già stato convocato qualche volta con i grandi.

Arrivato al Parma dall’MTK Budapest, Botond Balogh è un centrale difensivo ungherese è già entrato nella storia gialloblù. Con l’esordio in Serie A contro l’Inter, è stato il primo giocatore nato nel 2002 a giocare una partita in massima serie con i ducali. Una soddisfazione conquistata con l’abnegazione mostrata sia negli allenamenti che in partita già nelle corse stagioni, quando proteggeva l’area del Parma Primavera.

Un giovane “esperto”, che presto potrà fare comodo al tecnico Liverani. Cresciuto nella Juventus, Hans Nicolussi-Caviglia ha già avuto esperienze in Serie C con l’Under 23 bianconera e in B con il Perugia. Si tratta di un centrocampista che unisce una discreta qualità ad una sostanza e a un dinamismo davvero notevoli. Un tuttocampista che aspetta la sua chance in massima serie.

ROMA – Ndiaye Maissa Codou, Riccardo Calafiori, Ruben Providence

18 anni, difensore centrale e una grande storia alle spalle: Codou è arrivato in Italia dal
Senegal su un barcone, all’età di 16 anni, e ha fatto tutta la trafila che fanno i migranti che
cercano di integrarsi nel nostro paese. Ad aiutarlo ha trovato l’Afro Napoli, club campano di
calcio popolare che lo ha aiutato nel suo percorso e lo ha fatto giocare a livello dilettantistico, fino a che un anno fa non è stato notato dalla Roma, di cui oggi è una delle promesse più interessanti.

Riccardo Calafiori è uno dei grandi nomi del calcio giovanile italiano: terzino sinistro o,
all’occorrenza, difensore centrale, si è segnalato nella Primavera giallorossa non solo per le
sue doti difensive ma anche per il fiuto per il gol e la capacità di fornire assist ai compagni.Due anni fa subì un brutto infortunio che fece temere per la sua carriera, ma oggi ha pienamente recuperato ed è ormai parte della prima squadra di Fonseca, che lo scorso
agosto lo ha fatto esordire in Serie A contro la Juventus, match in cui Calafiori si è procurato il rigore poi trasformato da Perotti.

Riccardo Calafiori, la piccola ruspa

Un altro gioiello delle giovanili della Roma è il francese Ruben Providence, ala destra classe 2001 arrivato nell’estate del 2019 dal PSG per 500.000 euro. In Francia ha lavorato agli ordini di Thiago Motta, che lo ha fatto migliorare molto tatticamente; nella Primavera  allenata da Albert De Rossi ha già messo a segno 1 gol e 2 assist in questo inizio di stagione, ed è già stato aggregato agli allenamenti della prima squadra. Anche per lui, il debutto in Serie A sembra prossimo.

SAMPDORIA – Kaique Rocha, Jamie Yayi Mpie, Nik Prelec

La Samp ha investito molto, nel settembre 2019, per assicurarsi Kaique Rocha dal Santos,
spendendo oltre 1 milioni di euro. Si tratta di un terzino destro dal fisico imponente (1,95 m d’altezza), grazie al quale può all’occorrenza destreggiarsi anche come centrale difensivo. Classe 2001, è stato uno dei protagonisti dello scorso campionato Primavera 1, in cui la Sampdoria è arrivata settima e lui ha segnato 2 reti. Ha subito conquistato Ranieri, che dopo qualche amichevole lo ha recentemente fatto partire titolare in Coppa Italia contro la Salernitana.

Belga di origine congolese, Jamie Yayi Mpie è arrivato alla Samp a soli 16 anni, nel 2017,
dall’Anderlecht, ma soprattutto strappato all’interesse di Liverpool, Arsenal e Roma.
Inizialmente giocava ala sinistra, ruolo molto adatto per la sua rapidità e il dribbling preciso, ma a Genova si è progressivamente trasformato anche in una punta centrale, che qualcuno ha paragonato per stile a Duvan Zapata. In passato è già stato convocato in prima squadra, ma non ha ancora esordito tra i professionisti.

Senza dubbio, lo sloveno 19enne Nik Prelec è il miglior prospetto della Primavera doriana e uno dei giovani più interessanti in Italia. Prima punta completa, è a Genova dal 2017 e da allora non si fa che parlare di lui, sia per le sue doti tecniche che per quelle realizzative, ma anche per la sua capacità di imporsi come leader della formazione giovanile. Doti che non sono passate inosservate, tanto che Ranieri lo ha aggregato alla prima squadra nelle
amichevoli pre-campionato e medita di farlo esordire a breve in Serie A.

SASSUOLO (Nicolò Bellucci, Iulius Marginean, Brian Oddei)

Centrale difensivo, Nicolò Bellucci è in grado di giocare sia in una retroguardia a 4 che in uno schieramento a 3. Ben predisposto sul piano fisico, possiede anche una buona tecnica che gli permette di impostare l’azione da dietro. Sa essere pericoloso anche in area avversaria e, nella Primavera del Sassuolo, è uno dei punti di riferimento dello spogliatoio.

Iulius Marginean è un centrocampista centrale, dotato di una notevole completezza tecnico-tattica. Riesce a dare un apporto importante in entrambe le fasi, recuperando un’infinità di palloni per poi impostare l’azione con qualità e velocità. Sa essere letale sui calci piazzati e vanta anche una discreta esperienza internazionale, essendo un punto fermo delle varie selezioni giovanili della Romania.

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(Fonte immagine: Transfermarkt.it)

Brian Oddei ha estro e velocità sono le qualità migliori di questo esterno destro d’attacco, protagonista di uno scintillante inizio di stagione con la Primavera neroverde. I suoi numeri – con 1 gol e 6 assist – parlano di un giocatore che ama maggiormente il passaggio vincente piuttosto che il colpo risolutore. Abile nel saltare l’uomo e determinante per creare superiorità numerica in zona offensiva.

SPEZIA – Filippo Nobile, Nicholas Martini, Aboubacar Sakho

Filippo Nobile è uno dei migliori prospetti delle giovanili dello Spezia, un settore che la
società ligure sta sviluppando con cura negli ultimi anni, e che proprio da questa stagione
sarà allenato da Valter Bonacina. Nobile è un centrocampista centrale dalla buona visione di gioco, che nello scorso campionato Primavera 2a gli ha permesso di servire ben 4 assist in 17 partite.

19 anni da Pordenone, Nicholas Martini è un altro centrocampista centrale appena arrivato in Liguria in prestito dalle giovanili del Sassuolo. In grado di giocare anche in posizione più avanzata, o anche da esterno destro, Martini aveva ben figurato ai tempi dell’Under-17 emiliana, ma poi ha trovato meno spazio nella categoria maggiore. Ma resta un talento di buona prospettiva, tanto che per lui si era parlato anche di un prestito in Serie C, prima che arrivasse lo Spezia.

Grandi aspettative gravitano attorno ad Aboubacar Sakho, 17enne centravanti guineano
emerso dai ragazzi dell’Inter, dove si è messo in evidenza come un prolifico bomber.
Successivamente è passato in prestito alla Cremonese, e da lì al club ligure, dove ha
confermato le sue doti realizzative. È ancora di proprietà dei nerazzurri, ma non è escluso
che possa essere associato alla prima squadra spezzina.

TORINO (Cristian Celesia, Jean Freddi Greco, Samuele Vianni)

Tra i calciatori del Torino Primavera del tecnico Marcello Cottafava c’è Christian Celesia, difensore centrale classe 2002 che lo scorso anno, sotto la gestione Moreno Longo, era già stato aggregato alla prima squadra, esordendo nelle ultime giornate con la maglia granata. Celesia è considerato uno dei talenti della Primavera da tenere d’occhio: forte fisicamente, tatticamente duttile (può ricoprire anche il ruolo di terzino sinistro), ricopre anche il ruolo di capitano della squadra.

Sempre sulla catena mancina il Torino può contare su Jean Freddi Greco, laterale che a Torino ci arrivò nella sessione estiva 2019 come parziale rimborso per lo ‘sgarbo’ Petrachi. Nasce terzino, ma nel 3-4-3 di Cottafava gioca alternativamente da esterno a tutta fascia o, come in occasione delle prime uscite, viene adattato largo nel tridente offensivo. Dotato di un grande fisico e di un buon atletismo, Freddi Greco ha militato in varie rappresentative nazionali giovanili.

Al centro dell’attacco del Torino gioca invece Samuele Vianna, arrivato dal Napoli su imbeccata di Cottafava. Classico numero 9, buon finalizzatore, è già stato convocato da Giampaolo per la prima squadra in occasione della partita di Coppa Italia contro il Lecce.

UDINESE (Martin Palumbo, Manuel Gasparini, Thomas Battistella)

Madre scandinava, padre di origini napoletane, friulano acquisito: cresciuto nel settore giovanile dell’Udinese, Martin Palumbo, anni 18, è un talentuoso centrocampista che ha Maradona come idolo e si ispira a Pirlo per caratteristiche e vocazione tattica. Recentemente ha firmato un rinnovo fino al 2025, di fatto l’Udinese lo ha blindato. Lo scorso agosto Gotti gli ha anche regalato la gioia del debutto in Serie A con la maglia da titolare contro il Sassuolo. Quest’anno si divide tra Primavera e prima squadra: il 30 settembre ha giocato 56′ contro lo Spezia.

A Udine molti portieri sono esplosi, sogna di seguire gli esempi di Handanovic e Meret anche Manuel Gasparini, classe 2002, giovanissimo numero uno che un anno fa è stato inserito tra i 60 migliori talenti segnalato dal Guardian. Gotti lo chiama spesso in prima squadra per allenarsi al fianco dei grandi andando in panchina la domenica. Ormai si può considerare della prima squadra. Un portiere di qualità, abile anche coi piedi, che ha raccolto discrete esperienze con l’azzurro della Nazionale, conquistando la medaglia d’argento all’Europeo Under 17 del 2019 e la partecipazione al Mondiale di categoria in Brasile nello scorso ottobre.

Thomas Battistella nel 2019 è stato il primo 2001 a essere convocato in prima squadra. Un onore per lui allenarsi accanto ai big e in particolar modo a Sandro (ai tempi in campo alla Dacia Arena). Centrocampista centrale, Battistella è un ragazzo dotato di grande forza fisica e grinta, caratteristiche fondamentali per uno che ricopre il ruolo di mediano. Il debutto in Serie A è molto vicino: Gotti, infatti, lo convoca spesso portandolo in panchina. Il suo idolo è Vidal.

VERONA (Bruno Amione, Destiny Udogie, Matteo Cancelleri)

Il classico centrale difensivo argentino: Bruno Amione ha la garra come modus vivendi. Un talento da tenere d’occhio e non da oggi. Nel 2019, il quotidiano The Guardian lo ha inserito tra i 60 talenti più promettenti del calcio mondiale. Uno status che ha confermato di meritare nelle file del Belgrano, attirando l’interesse dei dirigenti del Verona che poi lo hanno portato in Italia.

Destiny Udogie ha già alcune convocazioni con la prima squadra del Verona, nella cui Primavera, ha trovato spazio prevalentemente come terzino sinistro, mentre nelle selezioni giovanili azzurre ha dimostrato di poter giocare bene anche a centrocampo. Possiede una fisicità importante, che gli permette il più delle volte di sfondare sulla corsia esterna senza trovare opposizioni in grado di fermarlo. Sa farsi valere anche sul piano delle conclusioni dalla distanza.

 

Esterno d’attacco che parte sulla fascia sinistra, per poi svariare su tutto il fronte offensivo. Pur avendo una buona struttura fisica, Matteo Cancelleri possiede una velocità e una capacità di dribbling tipiche dei brevilinei. Dopo aver ben figurato nella Primavera del Verona, ha conquistato le sue prime convocazioni da parte del tecnico della prima squadra Juric.

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