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Nelson Semedo al Wolverhampton, l’ennesimo colpo portoghese di Mendes

Calcio EsteroNelson Semedo al Wolverhampton, l'ennesimo colpo portoghese di Mendes

L’acquisto di Nelson Semedo da parte del Wolverhampton è l’ennesimo colpo portoghese di Jorge Mendes, il procuratore più influente (e discusso) del calcio mondiale, l’uomo che ha orchestrato il colpo Ronaldo alla Juventus ma non solo.

Per circa 30 milioni di sterline, il Wolverhampton ha realizzato uno dei colpi di questo strano calciomercato estivo, assicurandosi il terzino destro del Barcellona Nélson Semedo, che arriva così a tappare il buco lasciato dalla partenza di Matt Doherty verso il Tottenham, rafforzando così una difesa che, in queste due stagioni di Premier League, ha dimostrato di essere tra le più solide d’Inghilterra.

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Il colpo Nelson Semedo

Semedo dev’essere considerato un vero colpo per il Wolverhampton, che è reduce da due settimi posti in campionato e che ora ha messo le mani su un terzino che viene da tre stagioni da titolare sulla fascia di una delle squadre più forti al mondo. Arrivato dal Benfica nell’estate del 2017, è stato uno dei volti nuovi portati in squadra da Ernesto Valverde, raccogliendo così la pesante eredità di Dani Alves.

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In tre stagioni in blaugrana, Semedo si è affermato come la prima scelta sulla fascia destra difensiva del Barça, mentre nel Portogallo si è ritagliato il ruolo di vice di Cancelo. Tuttavia, a dispetto di un eccezionale rendimento offensivo (2 gol e 11 assist col Barcellona), dovuto alla sua grande velocità, al dribbling secco e alla precisione nei cross, Nélsinho ha sempre convinto meno quando si trattava di dover difendere.

Wolverhampton o Portogallo?

Non sarà certamente sfuggito a molti che Nélson Semedo, ai Wolves, troverà una nutrita colonia portoghese. Otto giocatori, più l’allenatore Nuno Espírito Santo e il suo vice, e altri due elementi fuori in prestito. Tutto è cominciato nell’estate del 2016, quando la cinese Fosun International ha rilevato la società nei bassifondi della Championship, iniziando a investire molto denaro sul mercato. Dal Portogallo arrivarono subito quattro giocatori – il terzino Sílvio, il centrocampista João Teixeira, e le ali Ivan Cavaleiro ed Hélder Costa – più a fine stagione Espírito Santo in panchina.

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A parte quest’ultimo, nessuno è rimasto al Wolverhampton, che negli anni seguenti è riuscito invece ad accaparrarsi alcuni dei principali calciatori lusitani in circolazione: Rúben Neves dal Porto, Diogo Jota dall’Atletico Madrid, Rúben Vinagre e João Moutinho dal Monaco, Rui Patrício dallo Sporting. Ma dal campionato portoghese sono stati acquistati anche altri elementi fondamentali della rosa come il francese Willy Boly e il messicano Raúl Jiménez, grazie ai quali i Wolves sono riusciti ad affermarsi in Premier League e arrivare a disputare l’Europa League.

I fili di Jorge Mendes

L’uomo dietro alla “trazione portoghese” del Wolverhampton è ovviamente Jorge Mendes, il potentissimo procuratore che in Italia conosciamo soprattutto per aver portato Cristiano Ronaldo alla Juventus, e che gestisce le carriere di quasi tutti i giocatori della rosa dei Wolves. La carriera di Mendes è iniziata nel 1996 fondando l’agenzia GestiFute, e uno dei suoi primi affari è stato il trasferimento proprio di Nuno Espírito Santo dal Vitória Guimarães al Deportivo La Coruña. Ma la grande svolta della sua carriera è stata nel 2004, quando orchestrò il passaggio di José Mourinho sulla panchina del Chelsea, seguito dagli accordi per Ricardo Carvalho, Paulo Ferreira e Tiago.

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La collaborazione tra Mendes e il Wolverhampton è stata oggetto di molte critiche in Inghilterra, e già nel 2014 il super-procuratore portoghese era stato accusato dai media di violare le regole della FIFA sul conflitto d’interesse e le cosiddette third-party ownership. Lo scorso anno, aveva fatto molto discutere anche il caso del Famalicão, piccolo club lusitano arrivato a competere per le prime posizioni del campionato grazie a una rosa di soli giocatori in prestito, tutti controllati da GestiFute. Finora però, nessuna accusa ha trovato riscontro nei tribunali, e con Nélson Semedo Mendes ha assestato un altro colpo per il “suo” Wolverhampton.

di Valerio Moggia

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