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Mustafi, l’Inter fiuta il colpo a parametro zero

NotizieMustafi, l'Inter fiuta il colpo a parametro zero

Shkodran Mustafi è il nome nuovo per la difesa dell’Inter per il prossimo anno.

I nerazzurri si apprestano a concludere la propria cavalcata trionfale in questo campionato, verso il ritorno a uno scudetto che manca da più di dieci anni. Nel frattempo si pianifica però anche la prossima stagione, cruciale per la riconferma della squadra. L’Inter ha bisogno di colpi intelligenti, di gestire sapientemente le risorse economiche, e guarda dunque anche al mercato dei parametro zero, soprattutto per rinforzare le seconde linee.

Alle spalle dei tre titolarissimi in difesa, Skriniar, de Vrij, Bastoni, Conte cerca alternative di sicuro affidamento e tra queste potrebbe esserci Shkodran Mustafi, centrale tedesco in forza allo Schalke 04, con un passato in Serie A.

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Mustafi
Fonte: profilo ufficiale Twitter @MustafiOfficial

Shkodran Mustafi: la carriera

Classe ’92, 31 anni appena compiuti lo scorso 17 aprile. Shkodran Mustafi è nato nel cuore della Germania e ha mondo i primi passi nel mondo del calcio con la maglia dell’Amburgo.

L’esordio tra i grandi non avviene però in patria, bensì in Inghilterra, con l’Everton che lo acquista a soli 17 anni, e lo fa esordire il 17 dicembre 2009, nel match di Europa League contro il Bate Borisov. Quella sarà l’unica presenza di Mustafi coi Toffees, per i restanti due anni non trova mai spazio e nel gennaio 2012 si trasferisce alla Sampdoria, allora in Serie B.

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L’esordio in blucerchiato arriva solo a maggio, in un Varese-Sampdoria vinto dai lombardi. La carriera del tedesco stenta a decollare, la Sampdoria conquista la promozione in Serie A ma il difensore è ai margini della rosa, sia nei 6 mesi di B che nei primi di A.

Poi la svolta: in Serie A esordisce nella sconfitta per 2-0 a Palermo l’11 novembre 2012, ma con l’approdo di Delio Rossi, subentrato a Ciro Ferrara, diventa un punto fisso della nuova difesa a tre. Da quel momento colleziona 16 presenze, di cui 11 da titolare, facendo finalmente intravedere le propri doti, che esplodono l’anno successivo, quello della consacrazione, in cui Mustafi diventa un titolarissimo della Sampdoria, con 33 presenze in campionato, e ottiene anche la chiamata della Nazionale tedesca.

Dopo due anni e mezzo a Genova, il 7 agosto 2014 si trasferisce al Valencia, dove continua il suo percorso di crescita. Al termine di due ottime annate infatti compie il grande salto, passando all’Arsenal nell’estate 2016. Con i Gunners arrivano i primi trofei della carriera, due FA Cup e due Community Shield.

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Dopo tre anni da protagonista, Mustafi perde progressivamente spazio all’Arsenal, fino all’addio dello scorso gennaio, per tornare in patria ed esordire finalmente in Bundesliga. L’avventura allo Schalke 04 si sta rivelando però molto complicata, anche a causa delle tante difficoltà vissute dalla squadra, che annaspa sul fondo della classifica.

Con la maglia della Nazionale tedesca Mustafi vanta 20 partite, oltre a quelle con le varie giovanili. Ha vinto anche i Mondiali del 2014 in Brasile, mettendo a referto tre presenze, tra cui una da titolare negli ottavi con l’Algeria. Con la Mannschaft ha vinto anche la Confederations Cup del 2017 e un Europeo U17 nel 2009.

Shkodran Mustafi: il colpo

Con lo Schalke 04 destinato inevitabilmente a retrocedere a fine anno, per Mustafi in estate potrebbe arrivare una nuova opportunità. Forse l’ultima grande chiamata della sua carriera, considerando i 31 anni e una parabola discendente in atto.

L’Inter ci sta pensando. La volontà dei nerazzurri è quella di alleggerire il reparto difensivo, con le partenze di Ranocchia e Kolarov, e di prendere un giocatore che possa far rifiatare i tre titolari con continuità, per gestire al meglio le forze ed essere protagonisti su più fronti alla prossima stagione.

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Il contratto di Mustafi scade a fine anno, quindi il colpo sarebbe a zero. Il tedesco conosce il campionato italiano ed è abituato a certi palcoscenici, calcati con la maglia dell’Arsenal e in Nazionale.

Inoltre Mustafi ha già esperienza nella difesa a tre, baluardo tattico di Conte, e questo è un altro fattore da tenere in considerazione. L’Inter dunque fiuta il colpo, ma valuta anche altre alternative come Maksimovic e Mandi del Betis Siviglia.

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