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Murales Maradona Napoli: dove si trova e come arrivare alla celebre opera d’arte dedicata al campione argentino tra le vie della città campana.

Diego Armando Maradona è Napoli. Poco importa se il campione argentino, morto il 25 noevmbre 2020 all’età di 60 anni, abbia in realtà passato solo sette anni della sua vità nel capoluogo campano: nessun legame tra un calciatore e una città è stato così forte come il suo con Napoli. Arrivato nella squadra azzurra nell’estate del 1984, all’età di 23 anni, dopo aver rotto con il Barcellona, fu un atentico colpo per il club partenopeo, e nel corso della sua esperienza a Napoli riuscì a condurre la squadra del presidente Corrado Ferlaino a conquistare numerosi trofei in Italia e all’estero. A lui si devono la vittoria di due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa UEFA, stabilendo inoltre un record personale di 259 partite e 115 reti con la maglia del Napoli. Soprattutto, quegli anni hanno portato Maradona a consacrarsi come una vera icona globale e come un fenomeno popolare trasversale, capace di andare ben oltre i confini del mondo dello spot e incarnare il senso di riscatto di molte zone povere del pianeta.

A oltre tre anni dal suo decesso, il ricordo di Maradona è ancora fortissimo in tutto il mondo, e a Napoli in particolare. Infatti, girando per il capoluogo campano è possibile imbattersi in tanti piccoli ricordi sul campione di Lanus, a cui non a caso è stato intitolato, dopo la morte, lo stadio San Paolo. Uno dei più noti e apprezzati è senza dubbio il grande murales di Maradona con la maglia proprio del Napoli, che campeggia sulla facciata di un palazzo nel centro storico della città. Quest’opera ha un immenso valore affettivo ma ormai anche storico, e fa ormai parte delle “attrazioni” da vedere se si va a Napoli, anche perché gli abitanti la considerano ormai una sorta di altare al divino Diego. Il murales si trova nei Quartieri Spagnoli, una delle zone più caratteristiche del centro di Napoli: si tratta di un reticolo di vie ed edifici posti sulla discesa delle alture che conducono a Castel Sant’Elmo, opera degli cinquecentesca degli architetti Giovanni Benincasa e Ferdinando Manlio, voluta dall’allora viceré spagnolo Pedro de Toledo per ospitare le guardie di stanza al forte. Il murales di Maradona si trova sulla facciata di un palazzo lungo via Emanuele de Deo, e la sua realizzazione risale al 1990, l’anno del secondo scudetto del Napoli. L’autore è un allora giovane artista locale, Mario Filardi, che volle immortalare Maradona durante un’azione di gioco con la maglia numero 10 del club partenopeo: il murales gli portò via tre giorni e due notti. Quello che vediamo oggi, però, è un lavoro frutto di un restauro avvenuto nel 2016 ad opera di un altro artigiano locale, Salvatore Iodice, che è riuscito a ripristinare i colori originali del murales, all’epoca consumato dal tempo. In aggiunta, nel 2017 c’è stato un ulteriore intervento da parte di Francisco Basoletti, un artista argentino che, con il consenso dell’autore originale Mario Filardi, ha ritoccato il volto di Maradona per renderlo più realistico.

Per raggiungere il murales di Maradona nei Quartieri Spagnoli, se non si è di Napoli, il modo più semplice è arrivare con il treno alla stazione di Napoli Centrale. Da qui si può prendere la metropolitana, scendendo alla fermata Municipio. Dalla piazza del Municipio si prosegue verso ovest, in direzione dei Quartieri Spagnoli, seguendo via San Giacomo fino a ritrovarsi, in una decina di minuti, proprio davanti all’opera.

Gli altri murales di Maradona a Napoli

Quello dei Quartieri Spagnoli è il murales di Maradona per eccellenza della città campana, ma non certo l’unico. Girando per Napoli è infatti possibili imbattersi anche in altre opere simili, più o meno note, dedicate al campione argentino. Una la si può vedere proprio andando verso il murales di Mario Filardi, seguendo l’itinerario descritto poco sopra: poco prima di raggiungere quell’opera, già dentro i Quartieri Spagnoli, basta prendere una piccola deviazione a destra per arrivare a Vico San Sepolcro e imbattersi in un altro, più piccolo, murales di Maradona in versione Papa. Un’altra opera dedicata al 10 di Lanus si trova invece in via Gabriele Rossetti 34, vicino alla stazione ferroviaria di Fuorigrotta. Una quarta, più piccola, è posta in via Vicinale Paradiso, nella zona nord ovest di Napoli, raggiungibile dalla stazione di Soccavo. Il quinto murales è in Largo Proprio di Arianello, nuovamente nel centro storico di Napoli e nei pressi del Museo Cappella Sansevero: ci si può arrivare ugualmente scendendo con la metro alle fermate Duomo, Dante e Museo. A breve distanza da quest’opera c’è anche un altro murales realizzato da Hebsarte in Vico Maiorani. Ci sono poi i tre mulales realizzati dall’artista napoletano Jorit, più recenti e molto noti: uno, che vede Maradona assieme ad altri due simboli della città come Massimo Troisi e Pino Daniele, si trova pochi passi a nord della stazione di Napoli Centrale; il secondo e il terzo, dedicati solamente al calciatore argentino, si trovano nella zona sud est di Napoli, rispettivamente in strada comunale Taverna del Ferro (vicino alla fermata della metro San Giovanni – Barra) e in via Luigi Martucci 4, a 15 minuti a piedi dal precedente murales. Infine, un’ultima opera dedicata al Pibe de Oro si trova nella zona nord di Napoli, in via Francesco Provenzale 5, appena fuori dall’aeroporto di Capodichino.

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