Quanto vale la Conference League? Ecco perché non è la “coppa dei perdenti”

La Conference League è davvero la “coppa dei perdenti”, come diceva Tare qualche settimana fa? Scopriamo quanto vale il montepremi della competizione.

Ha già cambiato idea, Igli Tare: a metà ottobre, il direttore sportivo della Lazio aveva fatto un certo scalpore, durante un incontro con gli studenti della Luiss, definendo la Conference League (vinta l’hanno scorso dalla Roma) “la competizione dei perdenti”. Frasi che gli si sono rivoltate contro, quando pochi giorni fa il suo club è stato retrocesso dall’Europa League direttamente alla Conference.

Il dirigente della Lazio ha però corretto il tiro in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha spiegato: “Per la crescita della società sarebbe importante che la Lazio giocasse ogni anno nella massima competizione europea. Ora che siamo in Conference voglio che la Lazio la onori fino in fondo. Dobbiamo fare il massimo per vincere. Un trofeo infatti è sempre importante e resta in bacheca per l’eternità”.

Il giudizio dato qualche settimana fa da Tare in realtà era più che altro dovuto al profilo economico del torneo (l’incontro a cui aveva partecipato si intitolava infatti “Evoluzione del diritto sportivo e dei profili economico-finanziari delle società”). Il direttore sportivo biancoceleste aveva già all’epoca chiarito che sia la Conference che l’Europa League “non hanno alcun valore per introiti che producono”, opinione di fatto confermata quando, più di recente, ha detto che un club come la Lazio dovrebbe sempre in Champions, per crescere a livello economico.

Montepremi Conference League: quanto vale la “coppa dei perdenti”

Ma di cosa stiamo parlando esattamente? La Conference League, a livello economico, presenta dei premi vittoria nella fase a gironi pari a 500.000 euro, e di 166.000 euro per il pareggio: la Fiorentina, che ha disputato la fase a gruppi, ha quindi ottenuto già 2 milioni e 166.000, a cui si sommano altri 350.000 euro per la qualificazione agli spareggi come seconda del suo girone.

Senza considerare biglietti e market pool, la Lazio dal suo percorso europeo fin qui ha invece guadagnato 1.980.000 euro, quindi meno della Fiorentina, pur avendo preso parte a una competizione di categoria superiore (il premio vittoria in Europa League è di 630.000 euro, e quello per il pareggio di 210.000). Va però ricordato che il percorso delle due squadre è stato molto diverso: la Lazio ha fatto meno punti della Fiorentina nel girone, e non ha ottenuto bonus per il passaggio del turno.

Nelle medesime condizioni, i biancocelesti avrebbero sicuramente guadagnato più dei viola dalla loro competizione. Questo è abbastanza evidente, se consideriamo che il montepremi della Conference League ammonta a 235 milioni di euro, quasi la metà rispetto all’Europa League (465 milioni) e molto distante da quello della Champions League (1,9 miliardi).

Un ulteriore dato è quello dei guadagni di chi alla fine vince la competizione: la Roma, nella scorsa stagione, ha guadagnato più di 20 milioni di euro di premi dalla Conference League. Cifre sicuramente importanti, ma che sono nulla se confrontate i gudagni ottenibili dalla partecipazione ai gironi di Champions League, dove solo per la qualificazione alla fase a gruppi si ottengono circa 15 milioni, senza contare i premi vittoria.

Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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