martedì, Aprile 23, 2024

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La strana politica dei giovani del Manchester City

Calcio EsteroLa strana politica dei giovani del Manchester City

Il Manchester City ha una politica dei giovani molto strana: tanti arrivano in squadra, anche per cifre non da poco, ma non giocano mai e nemmeno incontrano mai l’allenatore

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“Non ho mai parlato con Guardiola, non credo nemmeno sappia che mi hanno ingaggiato“: è questa la bizzarra rivelazione fatta da Pedro Porro, 21enne terzino destro di proprietà del Manchester City, che lo scorso marzo ha anche esordito nella Nazionale maggiore spagnola.

Due anni fa, Porro era stato acquistato dai Citizens con grandi aspettative, nonostante la giovane età, ma alla fine non ha mai nemmeno partecipato a un allenamento con il club inglese. E il suo caso non è raro quanto potrebbe sembrare: sotto la gestione Guardiola, molti ragazzi giovanissimi sono arrivati a Manchester per cifre considerevoli senza giocare mai.

La storia di Porro

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Nell’agosto del 2019, Porro è stato pagato 12 milioni di euro al Girona, con cui aveva appena disputato un’ottima stagione da titolare in Liga condita da 4 assist, che ne avevano fatto uno dei talenti più interessanti di Spagna. Il Girona era da due anni stato acquistato dallo stesso Manchester City (o meglio, dalla società che lo controlla, il City Football Group) e trasformato in un’affiliata, ma era poi retrocesso in Segunda Division.

Porro fu mandato in prestito al Real Valladolid, ma senza riscuotere grande successo, mentre nella scorsa stagione ha vinto il titolo portoghese con lo Sporting Lisbona, club presso cui è in prestito fino al giugno 2022. In tutti questi due anni, per l’appunto, il giovane difensore spagnolo non ha però mai visto Guardiola e nemmeno messo piede nel centro d’allenamento del club che di fatto ne detiene il cartellino.

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Questo perché il Manchester City, da quando il tecnico catalano ex-Barcellona si è seduto in panchina nel 2016, ha avviato una strategia di mercato che consiste nell’ingaggiare alcuni giovanissimi calciatori molto promettenti prima che i loro cartellini diventino troppo alti. Va però detto che, finora, questa tattica non ha dato grandi frutti: solo Oleksandr Zinchenko, pagato 2 milioni all’Ufa nel 2016, è oggi un elemento della rosa di Guardiola.

Come sta andando il progetto giovani del Manchester City

In quella stessa estate, il City aggiunse alla propria altri due giovani di grande prospettiva pescati in Sudamerica, Yangel Herrera e Marlos Moreno. Dei due, solamente il primo ha finora avuto una carriera interessante, e dopo un’ottima stagione al Granada ora potrebbe  anche riuscire a ritagliarsi un posto nella rosa inglese. Moreno, invece, è costato 5,5 milioni ma al Manchester City non si è mai visto, sempre impegnato in prestiti in giro per il mondo: Spagna, Brasile, Messico, Portogallo e Belgio.

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Storie simili le hanno vissute anche Luka Ilic e Ante Palaversa, costati ai Citizens un totale di 9 milioni di euro ma che in questi anni non hanno messo assieme neppure un minuto in prima squadra. Dai Balcani, dove sono nati e cresciuti, il club inglese li ha fatti giocare in giro per l’Europa, spedendo in Olanda il serbo Ilic e in Belgio e Spagna il croato Palaversa (nella prossima stagione affiancherà Marlos Moreno al KV Kortrijk).

 

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Se in casi come questi la cifra spesa è stata piuttosto ridotta, in altri le cose sono andate diversamente. Come già detto, Pedro Porro è costato 12 milioni, stesso prezzo del brasiliano Douglas Luiz, arrivato nell’estate del 2017 dal Vasco da Gama e subito girato in prestito biennale al Girona, per poi venire ceduto all’Aston Villa. Oggi il brasiliano ha 23 anni ed è un giocatore molto stimato a livello internazionale, ma il suo passaggio dall’Etihad Stadium è stato alquanto silenzioso.

A chi tocca adesso?

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Come dimostra il caso di Douglas Luiz, il Manchester City sembra piuttosto interessato ad accaparrarsi i migliori giovani sulla piazza ma senza avere grande interesse nel farli giocare, trasformandoli invece in possibili plusvalenze. La controindicazione, per molti, è vedere precipitare la propria carriera in una spirale di prestiti insensati.

Negli ultimi anni, si sono aggiunti alla lunga lista dei teorici giocatori biancazzurri la promessa australiana Daniel Arzani, il terzino Issa Kabore, la mezzala del Gremio Diego Rosa, il talento del Partizan Filip Stevanovic e i due centravanti Pablo Moreno e Nahuel Bustos. Insieme sono costati circa 36,5 milioni di euro, ma nessuno di loro ha ancora potuto mettersi in mostra con la maglia dei Citizens, nemmeno con quella della squadra riserve.

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In compenso, alcuni di loro hanno già un accordo di prestito altrove – Stevanovic giocherà all’Heerenveen fino al 2023, Diego Rosa e Kabore faranno un anno rispettivamente al Lommel e al Troyes, altri club che rientrano nel City Football Group – e probabilmente a breve la stessa sorte toccherà ai rimanenti.

 

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