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Nuova maglia dell’Ucraina: la UEFA ne impone il ritiro

Calcio EsteroNuova maglia dell'Ucraina: la UEFA ne impone il ritiro

La nuova maglia dell’Ucraina per gli Europei sta causando molte polemiche, gettando benzina sul fuoco del conflitto geopolitico con la vicina Russia, che va avanti dal 2014

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Può la maglia di una squadra di calcio creare uno scontro geopolitico tra due nazioni? Se queste ultime sono Ucraina e Russia, a quanto pare sì: in vista degli Europei, che per la Nazionale allenata da Andriy Shevchenko inizieranno il 13 giugno ad Amsterdam contro l’Olanda, l’Ucraina ha presentato una nuova controversa maglia.

La divisa, ufficializzata domenica, ha suscitato le ire della Russia, rinfocolando un conflitto che tra i due paesi va avanti fin dal 2014, e che è alla base dei pessimi rapporti tra di essi: quello relativo alla Crimea.

La crisi di Crimea del 2014

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La Crimea è una penisola che si protende nel Mar Nero, a sud dell’Ucraina, ma collegata anche alla regione russa di Krasnodar, raggiungibile attraverso un ponte che passa sull’isola di Tuzla. L’Ucraina ha sempre ritenuto la regione parte del proprio territorio, sebbene l’etnia maggioritaria sia russa.

 

 

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All’inizio del 2014 erano scoppiate rivolte a Kiev che avevano portato alla destituzione del presidente Janukovyc, accusato di essere manovrato da Mosca, e all’insediamento di un nuovo governo ostile alla Russia. Questo scatenò nuove rivolte filo-russe in Crimea che, con l’appoggio dell’esercito del paese confinante, presero il controllo della penisola istituendo una repubblica autonoma.

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Kiev non riconobbe il nuovo governo in Crimea, ma a marzo dello stesso anno si tenne un referendum per l’indipendenza che sancì la separazione della regione dal resto dell’Ucraina, e successivamente l’annessione alla Russia. Il referendum fu supportato dal governo moscovita, ma ritenuto illegittimo da quello di Kiev, oltre che dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.

Dalla crisi di Crimea alla maglia dell’Ucraina

La nuova maglia dell’Ucraina per gli Europei di calcio riprende il classico colore giallo della Nazionale, ma su di esso è disegnato anche il profilo dei confini nazionali in bianco, che comprende anche la Crimea. Sul retro, la divisa riporta anche la scritta “Gloria all’Ucraina”, mentre all’interno è presente un altro motto nazionalista, “Gloria agli eroi”.

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Sebbene il portavoce del Cremlino, cioè del governo russo, Dmitri Peskov, abbia detto che lo sport dev’essere al di sopra di queste questioni, in Russia la mossa ucraina è stata vista come una grave provocazione politica. Al punto che la Ministra degli Esteri Maria Zakharova ha accusato i vicini di utilizzare sulle proprie maglie degli slogan che ricordano quelli nazisti: subito dopo la crisi in Crimea, Russia e Ucraina si sono di nuovo combattute nella guerra del Donbass, altra regione di confine che voleva passare sotto controllo di Mosca ed è per questa stata occupata da milizie neonazista sostenute da Kiev.

La guerra nel Donbass è stata un conseguenza diretta delle tensioni scatenate dalla caduta di Janukovyc, e ha avuto anche ripercussioni sul calcio: la città più importante della regione è infatti Donetsk, la città del noto club Shakhtar, che allo scoppio del conflitto, tutt’oggi irrisolto, ha dovuto abbandonare il proprio stadio e gioca quindi nella capitale Kiev.

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Dal canto suo, la politica occidentale supporta appieno la nuova maglia dell’Ucraina: il profilo Twitter dell’Ambasciata statunitense a Kiev ha scritto inequivocabilmente “Adoriamo il nuovo look. Gloria all’Ucraina!”, aggiungendo un esplicito hashtag che recita “La Crimea è Ucraina”. Una situazione che, curiosamente, è l’opposto di quella in atto da anni in Kosovo, che rivendica la sua indipendenza dalla Serbia e, in questo caso, gode dell’appoggio statunitense e della UE.

La reazione della UEFA

La risposta della UEFA, da sempre molto severa sulle espressioni politiche esplicite in ambito calcistico, è arrivata nella giornata di giovedì 10 giugno: lo slogan deve “essere ritirato in vista delle partite ufficiali”, in quanto non conferme ai regolamenti, che vietano che sulle maglie siano riportati slogan di natura politica.

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L’Ucraina ha però poco tempo prima di ottemperare alla nota della UEFA: domenica 13 giugno alle ore 21.00, gli uomini di Shevchenko esordiranno ad Amsterdam contro l’Olanda.

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