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Liberato Cacace, il futuro della Nuova Zelanda ha un sapore italiano

CalciomercatoLiberato Cacace, il futuro della Nuova Zelanda ha un sapore italiano

Liberato Cacace è l’astro nascente del calcio neozelandese, e come si evince dal nome ha origini italiane. Le Olimpiadi potrebbero essere la sua vetrina per arrivare in un club più blasonato

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Ha solo 20 anni, ma è già una delle grandi promesse del calcio neozelandese: Liberato Cacace, terzino di chiare origini italiane, potrebbe essere una delle rivelazioni del torneo di calcio delle Olimpiadi di Tokyo 2020, puntando a fare il salto nel calcio che conta.

Anche perché, se i Giochi saranno un’importante vetrina, l’attenzione intorno a lui è già alta, visto che nei mesi scorsi è stato seguito dal Bayern Monaco, dalla Juventus e dal Napoli. Andiamo alla scoperta di una delle possibili sorprese dell’estate.

L’italiano che fa sognare la Nuova Zelanda

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È nato il 27 settembre 2000 a Wellington, Nuova Zelanda, Liberato Cacace, dopo che suo padre Antonio (originario di Massa Lubrense, vicino Napoli) era emigrato in Oceania per aprire un ristorante italiano. Dalle sue origini arriva anche l’amore per il calcio, che lo ha spinto fin da bambino ad andare a giocare nell’Island Bay United, in un Paese dove il soccer, nonostante due qualificazioni ai Mondiali (1982, 2010) e cinque titoli continentali (l’ultimo nel 2016), è sempre stato subordinato al rugby.

 

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Nel 2016, a Wellington e dintorni si parlava già molto bene di lui, al punto da essere notato da Ricki Herbert, una leggenda del calcio neozelandese (difensore della Nazionale del 1982 e allenatore di quella del 2010), che lo ha inserito nella propria scuola calcio e gli ha permesso di entrare nel settore giovanile del Wellington Phoenix ed esordire nell’U17.

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La sua ascesa nel calcio neozelandese è stata rapidissima: dopo aver brillato nel campionato oceaniano U17, ha esordito in prima squadra nel club e già dopo la sua prima stagione ha ricevuto il premio di giovane dell’anno del Wellington Phoenix. Nel 2020 è stato inserito nella formazione dei migliori giocatori del campionato, riconosciuto come miglior terzino sinistro in Nuova Zelanda.

Nemmeno ventenne, Liberato Cacace è infine arrivato a giocare in Europa, trasferendosi per 1,2 milioni di euro ai belgi del Sint-Truiden, di cui è subito diventato un titolare fisso, servendo 2 assist in 27 partite dello scorso campionato, concluso dai Kanaries in quindicesima posizione.

La Nazionale e la vetrina di Tokyo 2020

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Un simile talento non è passato certo inosservato ai vertici del calcio neozelandese: nel giugno 2018 il ct degli All Whites Fritz Schmidt lo ha convocato, e poi fatto esordire, per la prima volta in Nazionale maggiore. Ma il suo ruolo è destinato a crescere d’importanza da qui in avanti, ora che sulla panchina della Nuova Zelanda si è seduto Danny Hay, l’allenatore che lo lanciò per primo nell’U17.

Liberato Cacace studia per diventare una stella da calcio europeo, e le Olimpiadi saranno senza dubbio un palcoscenico importante per lui. La sua squadra si presenta, tutto sommato, con buone possibilità di passare il turno (Honduras, Romania e Corea del Sud le avversarie), grazie anche a una difesa solida, dove accanto al ragazzo di origine italiana figurano elementi come il centrale del Rio Ave Nando Pijnaker e l’esperto Winston Reid del Brentford.

Liberato Cacace: ruolo e caratteristiche

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Abbiamo detto che si tratta di un terzino sinistro, ma in realtà il giocatore del Sint-Truiden è un esterno a tutta fascia, che eccelle soprattutto nella fase offensiva (al Wellington Phoenix non era raro vedergli segnare anche dei gol). Molto veloce e agile, è abile anche nel gioco aereo (grazie al suo 1,83 d’altezza) e in Belgio ha dimostrato un discreto miglioramento dal punto di vista tecnico.

Liberato Cacace ha, quindi, solo interessanti qualità e ampi margini di crescita, e il fatto che abbia passaporto italiano lo rende molto appetibile per i club europei. Anche se, dalle prime voci, il Sint-Truiden sarebbe desideroso di capitalizzare al massimo il suo gioiello, chiedendo circa 5 milioni per il suo cartellino. Il contratto con i belgi scadrà infatti solo nel 2023.

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