La Lazio ha deciso di sospendere il falconiere biancoceleste, colpevole di aver fatto il saluto romano sotto la Tribuna Tevere.
Per un motivo o per l’altro le polemiche riguardanti Lazio-Inter continuano a non placarsi: se quelle relative al gol laziale con Dimarco a terra e all’esultanza di Luiz Felipe nei confronti di Correa sembrano ormai un ricordo, nelle ultime ore sta esplodendo quella del falconiere Juan Bernabé.
L’uomo, spagnolo originario di Cadice, compare in un video girato dalla Tribuna Tevere dello Stadio Olimpico intento a fare il saluto romano per festeggiare la vittoria sui nerazzurri. Il filmato ha fatto in poco tempo il giro del web e la Lazio ha formulato un duro comunicato, nel quale dichiara di sospendere Bernabé e valuta la possibilità di rescindere il contratto con l’agenzia della quale lui è dipendente.
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Lazio, la risposta di Bernabé
Lo spagnolo era il falconiere di Olympia dal settembre del 2010 e, quindi, dopo undici lunghi anni il club di Claudio Lotito dovrà trovarne uno nuovo per il prossimo match casalingo.
Nel frattempo Bernabé ha parlato ai microfoni di Adnkronos, provando a dare una spiegazione al suo gesto:
“Sono dispiaciuto per quello che è successo, in Spagna il gesto fascista si fa con il braccio teso in una linea retta. In Italia a quanto pare è anche così, dandosi una pacca sul petto. Io sono una persona assolutamente di destra, del partito Vox in Spagna come pure tanti amici calciatori, ma non di idea fascista, non è proprio nella mia mentalità.
Sono un uomo che ha girato il mondo, che fa business in tutto il mondo e che ha rapporti con persone di tutte le razze. È stato un gesto dettato dall’impulso festeggiando il finale di una partita. Un saluto militare, mai fascista. Tuttavia va bene, queste cose fanno parte della vita, ci sono momenti brutti e belli. E questo per me è un momento brutto”.
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