Questa sera andrà in scena il match Juventus Atalanta: la partita non può che far tornare in mente l’addio di Del Piero ai colori bianconeri.
Juventus Atalanta è una delle partite di cartello di questo turno di campionato. Le due squadre vengono da una serata non particolarmente felice in Champions League, ma nell’ultimo turno di campionato hanno guadagnato tre punti sulla coppia di testa e vogliono continuare ad accorciare la distanza dalla vetta.
Allegri e Gasperini sono entrambi alla ricerca dei tre punti, consapevoli di trovarsi davanti una diretta concorrente per le prime posizioni in classifica. Nonostante la posta in palio sia molto alta, l’atmosfera non sarà paragonabile a quella del 13 maggio 2012, quando Alex Del Piero disse addio ai colori bianconeri salutando da Campione d’Italia in carica.

Leggi anche | Rivoluzione difesa, la Juventus ha deciso di vendere anche lui
Juventus Atalanta, l’addio di Alex Del Piero
E’ il 13 maggio del 2012. Lo stadio è quello di Torino, che aveva ancora il nome di “Juventus Stadium”. Nonostante i bianconeri abbiano appena vinto il primo scudetto successivo allo scandalo Calciopoli, molte facce sugli spalti sono tutt’altro che gioiose.
La settimana prima, sul campo neutro di Trieste, la formazione di Antonio Conte ha sconfitto per due a zero il Cagliari e la contemporanea sconfitta del Milan nel derby contro l’Inter ha regalato il 28° alloro alla Vecchia Signora. Visto l’ultimo impegno casalingo, il trofeo verrà sollevata nel nuovo e ultramoderno impianto bianconero, al termine della partita contro l’Atalanta. Ma la festa Scudetto non sarà l’unico (e neanche il principale) motivo che attira l’attenzione sulla partita.
Dopo diciannove stagioni con la maglia della Juventus, l’eterno Alex Del Piero è ormai prossimo ai saluti, ma non per sua scelta. Fosse per lui continuerebbe ancora, firmando un contratto praticamente in bianco, ma la società ha altre idee e lui, come sempre, accetta senza polemizzare e senza creare problemi.

La partita inizia e si chiude con il risultato di 3-1. Alex metterà anche la sua ultima firma, con un gran destro da fuori area che non lascia scampo al portiere bergamasco Frezzolini. Pochi minuti dopo il gol, il suo ex compagno e attuale allenatore, Antonio Conte, lo richiama in panchina, per fargli ricevere il meritato tributo dalla sua gente.
“Nessuno mi aveva mai detto che non avrei più giocato nella Juventus, ma ormai avevo capito. Vedo il tabellone con il mio numero e penso: “Ma davvero devo salutare? Devo uscire l’ultima volta dal campo?” Mi inchino verso le quattro tribune, saluto i familiari ed esco. Avrei voluto soffermarmi di più, ma per senso di dovere mi sono detto “Ale, vai in panchina e basta”. Poi però è successo che i tifosi mi hanno trascinato in campo. Ho fatto due giri, mi avranno lanciato cento sciarpe, ogni tanto mi fermavo per godermi il momento. Vedevo tanta gente piangere…”
Niente meglio di queste parole dello stesso numero 10 bianconero possono spiegare le emozioni provate in quel momento dalle oltre 40mila persone presenti nell’impianto. Del Piero saluta la Juventus da vero capitano e da vero vincente. Lui che era rimasto, scendendo in Serie B per non tradire quei colori dei quali si era innamorato, non poteva non avere un epilogo come questo, salutando dopo aver vinto proprio lo scudetto della rinascita juventina.

Leggi anche | Chi è Claudio Chiellini, il gemello di Giorgio protagonista in “All or nothing”
Siamo su Google News: tutte le news sul calcio CLICCA QUI
Copyright Image: ABContents