La vigilia in Norvegia era carica di tensione e aspettative. Dopo il deludente Europeo in Germania, l’Italia cercava un segnale per non compromettere subito il cammino verso il Mondiale del 2026. Il clima di incertezza aveva accompagnato la Nazionale fino al fischio d’inizio a Oslo, con la speranza di trovare una scossa proprio nel momento più complicato. Serviva una prova di carattere, ordine e concretezza. Ne è uscita invece una serata da incubo.
La Norvegia ha vinto 3-0 senza lasciare scampo agli azzurri. Il primo gol nasce da un doppio errore di Bastoni, che regala a Sorloth il pallone dell’1-0. Il raddoppio lo firma Nusa dopo un’iniziativa personale, con la difesa italiana disorientata. A chiudere i conti ci ha pensato Haaland, servito da Odegaard, in una partita in cui l’Italia è riuscita a centrare lo specchio della porta solo al 92’ con Lucca. Nel frattempo, i cori di protesta dei tifosi italiani hanno accompagnato un secondo tempo senza anima. Spalletti ha cambiato interpreti, alzato il baricentro e inserito forze fresche, ma senza migliorare ritmo e pericolosità. Un naufragio tecnico e caratteriale.
Dopo il triplice fischio, una parte della tifoseria ha cominciato a invocare l’esonero di Luciano Spalletti dopo quella che viene definita una sconfitta vergognosa. Il nome che circola con insistenza fra i tifosi è quello di Claudio Ranieri. L’ex tecnico della Roma, che ha appena salutato il calcio dopo aver portato i giallorossi dalla zona retrocessione all’Europa League, viene indicato da molti come l’uomo adatto a prendere in mano una squadra in crisi totale. Scrivono in tanti sui social, facendo leva sull’abitudine di Ranieri a gestire situazioni delicate. La FIGC riflette, mentre l’incubo di mancare il terzo Mondiale inizia a prendere forma. Spalletti non è in discussione al momento, ma vedremo cosa accadrà.