venerdì, Aprile 19, 2024

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Cosa c’è dietro lo sfogo di Gattuso

Serie ACosa c’è dietro lo sfogo di Gattuso

Dopo la vittoria contro il Parma, Gennaro Gattuso ha esternato il suo malumore per quanto accaduto nelle ultime settimane: la sua avventura al Napoli, al di là dei risultati, è giunta al capolinea?

Il Napoli vince, ma la tempesta delle ultime settimane è tutt’altro che vicina alla conclusione. A far suonare l’allarme non sono i media, sempre pronti a cercare il titolone e magari a buttare benzina sul fuoco, ma è l’allenatore partenopeo Gennaro Gattuso. Al termine del match vinto per 2-0 contro il Parma, che chiude una settimana cominciata con il passaggio del turno in Coppa Italia battendo lo Spezia, ha scelto di affrontare la situazione senza peli sulla lingua.

Da uomo sanguigno qual è, ha espresso a chiare lettere il suo pensiero critico. Questa volta sotto la sua lente d’ingrandimento non è finito l’atteggiamento della squadra, ma gli insulti ricevuti nelle ultime settimane e determinati comportamenti da parte della società. Gattuso infatti non ha gradito critiche eccessive, arrivate direttamente e indirettamente (attraverso giornalisti vicini alla società) nonostante la squadra abbia sempre mantenuto un buon trend in campionato e sia ancora in corsa in Coppa Italia e in Europa League. Opinioni negative che riguardano tifosi e media, ma a suo dire anche membri interni alla società che in qualche modo hanno manifestato il loro dissenso.

Il rapporto con De Laurentiis e l’ombra di Benitez

La principale fonte di delusione per Gattuso riguarda però alcuni comportamenti del patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Pur ribadendo la positività del loro rapporto e ammettendo che il presidente lo ha sempre messo nelle migliori condizioni per lavorare, il mister non ha gradito quanto fatto dal suo datore di lavoro nelle ultime settimane.

Da più parti si vocifera infatti che De Laurentiis si sia messo in contatto con Rafa Benitez, già allenatore del Napoli tra il 2013 e il 2015. Non è il solo allenatore ascoltato ma il suo nome è stato quello più gettonato negli ultimi giorni. Un atteggiamento che il mister calabrese non ha assolutamente gradito, ricordando che lui non ha parlato con nessun’altra società (pur non avendo ancora firmato il rinnovo del contratto con il Napoli e avendo ricevuto chiamate da altri club).

Benitez
Fonte: @terramia1926official (Instagram)

Questione rinnovo: Gattuso al capolinea?

Il discorso del rinnovo del contratto di Gattuso, tirato nuovamente in ballo dal diretto interessato dopo la sfida contro il Parma, appare sempre più spinoso. Le voci su un prolungamento del contratto del mister fino al 2023 vanno avanti ormai da diversi mesi, ma ancora questa firma non c’è stata. Inoltre, quanto è stato esternato da Gattuso non facilita certo l’accordo tra le parti.

La sensazione è che Gattuso non abbia bisogno del rinnovo per ritrovare serenità, ma che avrebbe gradito maggiore protezione e correttezza da parte della società. Si è creata dunque una sorta di bomba ad orologeria, pronta ad esplodere ai primi risultati negativi. Ora la palla spetta ad Aurelio De Laurentiis, mai prima d’ora affrontato a viso aperto da un allenatore. Una situazione del tutto nuova che potrebbe portare a clamorose sorprese. Con tutta probabilità la storia d’amore tra Gattuso e il Napoli non andrà oltre la fine di questo campionato indipendentemente dal suo esito. C’è chi invece immagina la possibilità che le due forti personalità possano ritrovare il feeling.

Chi invece sembra sempre più lontano dalla conferma, nonostante non sia in scadenza di contratto, è Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli e sembra sempre più in rotta con il presidente De Laurentiis anche a causa della deludente esperienza nel Bari (squadra di proprietà di De Laurentiis). Troppe anche le incongruenze sul mercato con calciatori acquistati e non impiegati come Rrahmani e situazioni mai definite come quelle di Maksimovic e Hysaj, liberi di poter firmare con altre squadre.

Nel frattempo la squadra mostra tutta la sua vicinanza all’allenatore come evidenziato anche dall’abbraccio collettivo durante la partita contro la Parma.

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