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Gabriele Alesi: caratteristiche tecniche e ruolo del gioiello del Milan

Serie AGabriele Alesi: caratteristiche tecniche e ruolo del gioiello del Milan

Gabriele Alesi ha diciassette anni, più di mille chilometri percorsi per arrivare a Milano e un paragone ingombrante da onorare. 

Chi è il nuovo talento classe 2004 a cui il Milan ha rinnovato il contratto lo scorso dicembre? 

Gabriele Alesi: il diavolo nel destino

Gabriele Alesi nasce ad Alcamo in provincia di Trapani il 28 gennaio 2004 e inizia a giocare a calcio nel 2009, all’età di 5 anni nella squadra del paese. Gabriele si distingue fin da subito, mettendo in mostra qualità tecniche superiori ai propri coetanei e risultando decisivo sin dai primi calci al pallone. 

La sua squadra non è però una squadra di paese normale: l’Adelkam Alcamo da trent’anni crea e genera campioncini adatti ai campionati giovanili e la sua bacheca è piena di trofei e coppe. 

Fonte immagine: profilo Ig @gabireleAlesi

Per questo, la precoce esplosione del talento di Gabriele Alesi non passa inosservata. Nel 2016 il turning point della sua fin qui breve carriera: l’Adelkam Alcamo vince la Gazzetta Cup all’Olimpico di Roma, e moltissime squadre iniziano ad interessarsi al ragazzo. 

Oltre alle grandi italiane anche il Genoa – casa di un settore giovanile fiorente e molto attento alla fioritura precoce del talento – e sopratutto il Manchester United, che manda un emissario a vederlo direttamente da Old Trafford. 

Estate 2017 e Under-15 

Quindi i Red Devils, che anche nell’ultima sessione di mercato si sono resi protagonisti di un acquisto di grandi prospettive in Italia come Diallo dell’Atalanta, e il Genoa sulle trecce del ragazzo. Almeno fino all’estate 2017 quando il Milan riesce a mettere le mani su Gabriele Alesi e lo fa trasferire a Milano con tutta la famiglia. 

Il primo anno, quello 2018/19, lo gioca nell’Under-15 segnando una decina di reti, per poi esordire in Under-16 per un totale di due presenze. É durante quel campionato, in cui il Milan arriva in finale per lo scudetto contro il Verona, che il talento di Gabriele Alesi si manifesta in tutto il suo fulgore. 

Siamo alla finale scudetto Under-15, il Verona ha appena pareggiato e manca poco alla fine. Alesi, maglia numero dieci, raccoglie il pallone in fondo alla rete, lo porta a centrocampo e, dopo aver ricevuto la palla dal calcio di inizio, tira verso la porta avversaria segnando il gol del decisivo 2-1. Da centrocampo. 

Da quel momento, gli occhi del calcio italiano sono puntati su di lui, che a dicembre, dopo aver giocato 5 partite con l’Under-17 (in gol all’esordio contro il Pordenone) e 3 con la Primavera, rinnova il contratto col Milan fino al 2023. 

Caratteristiche tecniche, ruolo e skills

Abbiamo citato un paragone ingombrante per il classe 2004. Facciamo un passo indietro, e torniamo a quando Gabriele aveva appena 4 mesi e la sua futura squadra, il Milan, vinceva il diciassettesimo scudetto grazie alle magie di Shevchenko e Kakà. Il trequartista brasiliano era in Italia da nemmeno una stagione, ma già faceva tutto quello che voleva quando scendeva in campo.

Diciassette anni dopo, Gabriele Alesi ha sulle spalle la maglia numero 10 della Primavera del Milan e un legame a doppio filo con Ricardo Kakà. 

Nell’autunno 2017, quando Alesi doveva perfezionare il suo arrivo a Milano, Filippo Galli ha impiegato tutta la sua influenza per portarlo in rossonero, confermando come il ragazzo abbia caratteristiche fuori dal comune. 

Grande senso tattico, visione periferica, dribbling stretto bruciante e accelerazione palla al piede elegante e puntuale: Alesi è il prototipo di trequartista moderno capace di segnare da lontano e di calciare ottimamente le punizioni, di vedere il compagno smarcato e di smarcarsi a sua volta per ricevere il pallone nella miglior posizione possibile, è bravo in zona gol e sa muoversi tra le linee. 

Unica pecca? Il fisico, ancora un po’ gracile e da far crescere muscolarmente in modo da renderlo abile anche nei contrasti e nei confronti più fisici. 

Il paragone con Kakà, seppur ovviamente ridotto alle pure giovanili e per nulla referenziale, risiede tutto nella coincidenza di ruolo e di forza di volontà nell’emergere congiunti ad un’accelerazione fuori dal comune. 

Il futuro di Alesi 

Gabriele Alesi ha dunque un futuro roseo davanti a sé: considerato il più fulgido talento dei settori giovanili italiani, il ragazzo di Alcamo resterà nel Milan fino al 2023, aspettando di poter tornare a giocare con la Primavera, e magari di esordire, al fianco di un altro predestinato di nome Daniel Maldini. 

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