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Florentino Perez ha parlato della Superlega in diretta tv

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Florentino Perez Superlega, il nuovo capitolo si è giocato in tv: il presidente del Real Madrid è intervenuto a El Chiringuito, facendo il punto della situazione

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Florentino Perez è tornato in tv, intrattenendosi per un’ora abbondante come ospite della trasmissione spagnola El Chiringuito, raccogliendo un invito che la redazione gli aveva lanciato la sera precedente.

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Lo ha fatto, il presidente del Real Madrid, per parlare della questione Superlega, spiegando per filo e per segno i motivi dietro a questa decisione epocale e le situazioni che hanno portato i dodici club fondatori ad accelerarne la creazione.

florentino perez superlega
Fonte immagine: InsideFoto

Florentino Perez Superlega, un binomio inscindibile

Il numero uno del Real Madrid non andava in tv da oltre due anni ma l’occasione di fare chiarezza su un tema così importante e divisivo lo ha portato a mostrarsi nuovamente davanti alle telecamere. Ha parlato un po’ di tutto, facendo il punto della situazione in un momento molto delicato per il calcio mondiale, dove si stanno perdendo montagne di soldi.

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L’Eca stima 5 miliardi di perdite legate al calcio, il virus ha amplificato tutto. Solo il Real Madrid ha perso 400 milioni. I problemi sono quando non ci sono entrate – ha esordito -, in questo caso la soluzione è fare partite più interessanti e intrattenenti. Siamo arrivati alla soluzione che se invece di far la Champions facciamo una Superlega, saremmo capaci di recuperare le entrate che abbiamo perso”.

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Florentino Perez Superlega, un’idea che balenava nella sua testa da tempo: “Certo, io sono nel calcio dal 2000, sono un esperto. Il calcio deve evolversi, come tutti noi, i social hanno cambiato il mondo e il calcio si deve adattare. Ora che succede? Il calcio sta perdendo interesse, i diritti tv stanno diminuendo, bisognava fare qualcosa, con la pandemia andava fatto con urgenza”.

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Un nuovo calcio tra brand e marketing

Florentino Perez ha poi precisato quali sono gli obiettivi della Superlega: “Le dodici squadre in questione hanno tifosi in tutto il mondo – ha detto -, la televisione è la maniera per adattarsi a questo mondo. I giovani non hanno interesse nel calcio perché ci sono troppe partite di scarsa qualità, hanno altre piattaforme dove distrarsi. Un gruppo di club di qualche Paese ha capito che bisogna rendere più attrattivo questo sport a livello mondiale”.

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Il tutto, mentre la Champions League sta perdendo di interesse: “La cosa attrattiva è che le grandi giochino tra di loro. Un Real Madrid-Manchester o un Barcellona-Milan sono più attrattivi di sfide con squadre modeste che partecipano alla Champions. Abbiamo fan ovunque, fino in Cina e Singapore, solo così possiamo generale le risorse necessarie per risanare il calcio”.

Il tema economico e la UEFA

I soldi, già, quelli che il sodalizio Florentino Perez Superlega si propone di generare con il nuovo progetto sportivo: “Dalla Champions la UEFA guadagna 120 milioni, noi gliene daremo 400 o anche di più. Se generiamo questa quantità di denaro, salveremmo il calcio”. Per farlo, serve un torneo chiuso con slot assicurate a chi genera interesse: “In realtà non lo è, lasceremo cinque posti per invitare altre squadre a unirsi a noi”.

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E sulla UEFA, che nelle socrse ore ha minacciato sanzioni, Florentino Perez spara a zero: “La UEFA si arrabbia perché stava lavorando a un altro formato, che con tutto il rispetto io non ho capito. In ogni caso – ha concluso – non produce gli ingressi necessari per salvare il calcio. Dovrebbero essere più trasparenti. Squalifiche per club e calciatori? Impossibile. Se andiamo avanti come dice la UEFA, nel 2024 saremo tutti morti”.

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