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Alla scoperta del FK Sochi, il club emergente del calcio russo

Calcio EsteroAlla scoperta del FK Sochi, il club emergente del calcio russo

Il FK Sochi è la rivelazione del campionato russo: alle sue spalle, una storia curiosa, legata alle ambizioni geopolitiche della sua città e del suo controverso proprietario

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Se il primo posto del campionato russo è, ancora una volta, blindato dallo Zenit, la vera sorpresa si trova poche posizioni più sotto: al quarto posto troviamo una delle squadre emergenti del paese, il FK Sochi, a solo quattro punti dal CSKA secondo e quindi ampiamente in corsa per la sua prima qualificazione europea della storia.

Ovviamente, non si tratta di un coniglio uscito all’improvviso dal cilindro: dietro al FK Sochi girano molti soldi e importanti affari geopolitici, che gravitano attorno a una città che vuole affermasi come una delle più importanti di Russia, e ovviamente al ricchissimo e controverso proprietario del club.

L’ascesa di Sochi

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Sochi è uno scenario insolito, per l’idea che solitamente si ha della Russia: stretta tra i monti del Caucaso e il Mar Nero, qui la temperatura non scende mai sotto lo 0, e d’estate il clima è abbastanza mite da favorire la villeggiatura in spiaggia; d’inverno, invece, i turisti raggiungo la città per usufruire delle sue rinomate piste da sci.

Poco nota all’estero, Sochi ha iniziato a farsi conoscere nell’ultimo decennio, e in particolare dal 2014, quanto è stata selezionata come sede delle Olimpiadi invernali e, contemporaneamente, di una tappa del Mondiale di Formula 1. Tre anni dopo, il locale Stadio Olimpico Fist è stato scelto a sorpresa come uno dei quattro campi della Confederations Cup, e nel 2018 ha ospitato anche alcune partite dei Mondiali di calcio.

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La rapida e impressionante ascesa cittadina ha condotto, proprio nel 2018, alla fondazione di un club di calcio che, fino a quel momento, non era mai esistito. Il FK Sochi è nato come una precisa operazione commerciale, per valorizzare ulteriormente una delle città maggiormente in ascesa e con vocazione internazionale della Russia, e ha coinvolto anche il potere politico.

La nascita del FK Sochi

Tutto parte nell’estate del 2015, quando il miliardario Boris Romanovich Rotenberg acquistò la Dynamo San Pietroburgo, semi-sconosciuta rivale cittadina dello Zenit, in gravi difficoltà economiche. Rotenberg, da ragazzo, è stato un discreto judoka: nativo di Leningrado, il nome sovietico di San Pietroburgo, crebbe allenandosi fianco a fianco con Vladimir Putin, prima di trasferirsi in Finlandia per fare l’allenatore.

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Nel 1998 tornò in patria e, assieme al fratello Arkady, creò la banca SMP, che si diffuse rapidamente in tutto il paese. Rotenberg iniziò ad arricchirsi, mentre nel frattempo Putin diventava presidente; la sua banca avviò una stretta collaborazione con il colosso energetico Gazprom, grazie alla fondazione dell’azienda di costruzioni SGM, specializzata nella progettazioni di oleodotti e in breve divenuta leader nel settore. Nel 2007, l’azienda ha ottenuto l’appalto per diversi progetti relativi al villaggio olimpico di Sochi, e Rotenberg ha iniziato a spostare i suoi affari sulle rive del Mar Nero.

Nel frattempo, ha preso a investire nello sport. Nel 2013 ha aquistato la Dynamo Mosca, poi ceduta dopo due anni, quindi iniziò a sponsorizzare una scuderia automobilistica e alcuni piloti russi, mentre veniva nominato presidente della Federjudo russa e suo figlio Roman diventava capo del marketing allo SKA San Pietroburgo, nota squadra di hockey. Poi, arrivò l’acquisto della Dynamo San Pietroburgo.

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Nel giro di tre anni, Rotenberg sciolse il club e ne trasferì il titolo sportivo al Sud, fondando appunto il FK Sochi. Giusto per non farci mancare niente, il secondogenito Boris Jr fa il calciatore: cresciuto nello Zenit, ha avuto una carriera molto modesta fino a quando non è passato alla Dynamo Mosca (in quel momento di proprietà del padre); successivamente è passato alla Lokomotiv, dove non ha praticamente mai giocato, ma è riuscito comunque a disputare un minuto in Champions League nel 2018.

I successi del FK Sochi

Iscritto alla seconda divisione 2018/2019, il nuovo club è stato affidato a un uomo di fiducia come Aleksandr Tochilin, ex-tecnico delle giovanili della Dynamo Mosca e poi della prima squadra della Dynamo San Pietroburgo. Alla vecchia rosa vennero aggiunti nomi prelevati dai migliori club di secondo piano del paese, come Ivan Miladinovic, Kirill Zaika e Timofey Margasov.

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Il FK Sochi chiuse al secondo posto e venne immediatamente promosso nella massima serie. Così, Rotenberg poté provvedere a una campagna di rafforzamento molto ambiziosa: la maggior parte degli acquisti sono arrivati dallo Zenit (che altro non è che il club controllato da Gazprom), e tra questi Miha Mevlja, Dmitri Poloz, Elmir Nabiullin e, in prestito, il talento Andrey Mostovoy. Poi, alcuni nomi di fama internazionale: Giannelli Imbula dallo Stoke City, Adil Rami dal Fenerbahce e Aleksandr Kokorin, anche lui dallo Zenit.

I risultati si sono fatti attendere più del previsto, però, e questo è costato il posto a Tochilin, sostituito prima da Roman Berezovsky, allenatore dei portieri del FK Sochi, e poi definitivamente da Vladimir Fedotov, che tanto bene aveva fatto sulla panchina dell’Orenburg (altra società casualmente posseduta da Gazprom). Il nuovo allenatore ha condotto la squadra a una comoda salvezza, per poi pianificare la nuova stagione.

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Liberatosi sia di Rami che di Imbula e Kokorin, oggi alla Fiorentina, il FK Sochi si è rinforzato con giocatori esperti come Artur Yusupov, Ivelin Popov e il brasiliano ex-Dynamo Mosca Joãozinho. Poi ha messo le mani sul talento 20enne Danil Prutsev del KS Samara e, per regalare un grande nome ai tifosi, in prestito dallo Zenit è arrivato il difensore argentino Emanuel Mammana.

Il FK Sochi ha esordito in questa stagione bloccando sul pareggio lo Spartak Mosca, ma già alla terza di campionato è riuscito a sconfiggere una rivale molto quotata come il Rubin Kazan, ed è rimasto imbattuto per le prime otto partite. Successivamente, ha pareggiato con Krasnodar e CSKA, e battuto la Lokomotiv Mosca. Con ancora 11 partite alla fine del campionato, il club del Mar Nero punta a inserire il proprio nome tra le grandi di Russia.

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